Litiga con il vicino e si presenta in casa sua con una bombola del gas e 3 motolov. Alba di follia a Salve

Per un 57enne di Salve si sono aperte le porte del Carcere di Lecce. All’alba ha preso di mira l’abitazione del vicino con cui aveva avuto dei dissidi.

Ha posizionato una bombola accanto all’auto di un vicino con il quale aveva avuto dei dissidi. Poi, ha aperto la valvola del gas e ha aspettato un po’. L’intento di Luigi Coluccello, imbianchino 57enne del postoera chiaro. Voleva amplificare la “potenza” delle tre bottiglie colme di liquido infiammabile che ha lanciato sul portone di ingresso, sulla veranda e sulla “Renault Kadjar”, parcheggiata accanto all’abitazione della vittima

Alla fine, il “lanciatore di Molotov” è stato arrestato in flagranza di reato, ma l’alba di follia vissuta a Salve avrebbe potuto realmente causare una strage o, quanto meno, dei danni ingenti, se solo la bombola di gas fosse esplosa. È solo grazie al tempestivo intervento degli uomini in divisa che si è evitato il peggio.

La ricostruzione dell’accaduto

Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 6.00, quando il 57enne ha lanciato due bottiglie incendiarie contro il portone di ingresso e la veranda dell’abitazione del suo vicino di casa. La terza, invece, è stata gettata contro la macchina parcheggiata sulla strada dove, come detto, aveva “posizionato” una bombola di gas con la valvola aperta, allo scopo di massimizzare i danni del folle gesto. Fortunatamente non è esplosa.

Una volta scattato l’allarme, sul posto si sono precipitati i carabinieri della stazione di Salve e i colleghi del Norm della compagnia di Tricase che hanno messo in sicurezza la bombola, evitando conseguenze ben più gravi.

Anche gli incendi che si erano sviluppati sulla veranda, sul cancello e alla base dell’autovettura sono stati spenti dal proprietario preso di mira che, in quel momento, si trovava in casa insieme alla famiglia.  Il fuoco, insomma, è stato domato prima dell’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Tricase.

Il sopralluogo

Non è finita. I militari, durante il sopralluogo, hanno trovato un secchio che conteneva altre tre bottiglie incendiarie “pronte all’uso” e due accendini. Materiale che, inutile dirlo, è finito sotto sequestro.

Per il 57enne, invece, si sono aperte le porte di Borgo San Nicola. L’accusa da cui dovrà difendersi è quella di “danneggiamento seguito da incendio aggravato”.

Una volta concluse le formalità di rito è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Lecce, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, informata dell’accaduto dai carabinieri della Stazione di Salve che procede insieme all’aliquota radiomobile della compagnia di Tricase.

Ora toccherà capire il perché ha architettato tutto questo. Al momento si sa solo che il gesto è riconducibili a dissidi privati, ma nulla più. Né perché un imbianchino si sia trasformato in un “attentatore”.

I danni all’abitazione, marginali, sono ancora in via di quantificazione. Nessun danno, fortunatamente, a persone.