Lecce piange per la scomparsa di Tonino Mani d’oro, per anni ha dispensato fortuna dal suo botteghino in piazza Sant’Oronzo

Si è spento Antonio Caputo, conosciuto da tutti come “Tonino mani d’oro” per le vincite che ha elargito nel corso degli anni con i suoi biglietti fortunati. Tutti lo ricorderanno nel botteghino in piazza Sant’Oronzo.

Ottant’anni passati a ‘dispensare’ fortuna ai tanti salentini e turisti che si fermavano al suo botteghino in piazza Sant’Oronzo, diventato un punto di riferimento per tutti, non solo per chi voleva sfidare la sorte. Si è spento domenica, 5 agosto Antonio Caputo, conosciuto da tutti come «Tonino Mani d’oro».

Nato a Lecce il 27 gennaio 1938 non ha mai lasciato la sua città e la sua ‘casa’ nel cuore del centro storico barocco. Ogni volta che qualcuno comparava un biglietto vincente, lui dalla sedia del suo “Lotterie nazionali” era ben contento di regalare un pizzico di felicità e serenità alle persone baciate dalla fortuna. Se avesse esposto la fotocopia di ogni tagliando, di ogni gratta e vinci o biglietti della lotteria vincente forse non gli sarebbe bastato il suo piccolo chioschetto e nemmeno l’intero porticato.

Spesso, davanti al botteghino costruito con fatica (quando ha iniziato a lavorare non aveva un ‘riparo), si formavano file interminabili di persone. Si era diffusa la voce che “Tonino portasse fortuna”, ma per lui era solo ordinaria amministrazione.

Una volta finì anche nel mirino dei malviventi. Aveva chiuso da poco la sua piccola rivendita ed era rientrato a casa quando fu aggredito, scaraventato per terra e derubato dell’incasso della giornata da due rapinatori a mano armata.

Con Tonino se ne va un’altra icona di Lecce.



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