Quarantotto ore senza notizie di Luigi Campilungo, non c’è traccia del 34enne scomparso

Lo stanno cercando ovunque ma non c’è traccia di Luigi Campilungo, il 34enne scomparso da lunedì pomeriggio. Il giovane si è allontanato da casa lasciando soldi, chiavi e cellulare.

Luigi-Campilungo

Quarantotto ore senza avere notizie di Luigi Campilungo, il 34enne di Lecce scomparso nel nulla da lunedì, quando si è allontanato dalla sua abitazione di Via Taranto, probabilmente a piedi. L’uomo, che lavora come autista per una ditta che effettua consegne per i bar, ha lasciato a casa le chiavi, il cellulare e un messaggio dai toni inquietanti indirizzato alla moglie Pamela che ha, immediatamente, chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Parole, quelle del 34enne, dettate da un momento di difficoltà che fanno temere il peggio, anche se è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni, per azzardare delle ipotesi.

Il giovane, che si fa chiamare Alessandro dagli amici, indossava un giubbotto blu, un maglione celeste, dei jeans scuri e delle scarpe da ginnastica al momento della scomparsa. Dettagli che, in alcuni casi, possono essere determinanti nelle ricerche, soprattutto se è vero che l’uomo non ha portato nulla con sé se non un borsello, contenente forse dei documenti e il tabacco. Non ha soldi, qualcuno lunedì mattina gli ha offerto la colazione alla Stazione di Lecce, ma a parte questa unica “certezza” si brancola nel buio. Può aver preso un treno, anche senza biglietto, ma sono supposizioni, soltanto ipotesi che, al momento, non trovano conferme.

Il primo a raccogliere la richiesta di aiuto della donna è stato Don Simone Renna, della parrocchia di Santa Maria della Pace, frequentata dalla famiglia dell’operaio. Luigi è anche padre di due bimbi piccoli, di 3 e 6 anni, per questo sono ancora più inspiegabili le ragioni di questo allontanamento. L’appello ha fatto, immediatamente, il giro del web. Il coro sui social è unanime: ciascuno, a modo suo sta, ha invitato Luigi a tornare a casa, dalla sua famiglia che lo aspetta e che sta vivendo queste ore di vuoto con ansia e paura.

Tutte le segnalazioni, purtroppo, si sono rivelate un buco nell’acqua. Alcuni automobilisti avevano notato un uomo “simile” al 34enne camminare vicino all’ospedale “San Giuseppe” di Copertino, ma nulla. Alcuni amici di famiglia, invece, fino alle prime luci di questa mattina hanno battuto masserie abbandonate e campagne. Niente. Hanno passato al setaccio anche diverse cittadine dove, con il cellulare in mano, hanno chiesto se qualcuno avesse visto il ragazzo. Lecce, Leverano, Carmiano (paese d’origine del 34enne), Porto Cesario e soprattutto San Isidoro, dove si concentrano gli “avvistamenti” da parte di cittadini che hanno visto la foto su Facebook.

C’è preoccupazione soprattutto tra chi conosceva il 34enne, descritto come una persona buona che non si è mai arresa davanti ai problemi.

“Tre giorni lontano dai figli che amava più di qualsiasi altra cosa sono tanti. Senza soldi né telefono. Chiediamo l’aiuto di tutti”.



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