Scontro frontale tra due treni, è strage: morti, decine di feriti e passeggeri incastrati fra le lamiere

Morti e decine di feriti: è il bilancio dello scontro frontale tra due treni avvenuto sul tratto a binario unico tra Ruvo di Puglia e Corato. Il timore è che il numero delle vittime sia destinato ad aumentare nelle prossime ore.

Più di venti morti e decine di feriti, alcuni in modo grave: è questo il bilancio – purtroppo provvisorio – dello scontro frontale tra due treni locali, una linea utilizzata soprattutto da studenti universitari e pendolari. L’incidente è avvenuto qualche minuto dopo le 11.00 sul tratto a binario unico tra Ruvo di Puglia e Corato, in aperta campagna. Fatto che ha reso ancor più difficile i soccorsi che, comunque, sono stati immediati.
  
Una tragedia immane. Lo scenario che si è aperto agli occhi delle squadre dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine intervenute è stato devastante: le prime carrozze sono quasi irriconoscibili, ridotte ad un ammasso di lamiere accartocciate.  «Interi vagoni sbriciolati nell’impatto, vetri infranti, pezzi volati per decine di metri nella campagna e sangue dappertutto: è una scena surreale» ripete chi si trova sul posto, ma basta poco per capire che si tratta di uno degli incidenti ferroviari più gravi della storia del Paese.
  
Sul luogo del violento impatto, tra gli ulivi, è stato allestito un ospedale da campo, al palazzetto dello sport di Andria un centro di accoglienza per i parenti delle vittime. Molti viaggiatori sono rimasti incastrati nei convogli della Ferrotramviaria. Altri – tra cui un bambino di sette anni – sono stati trasportati negli ospedali più vicini chi a bordo di elicotteri, chi delle ambulanze del 118.
  
La priorità, ora, è quella di aiutare i superstiti. Sono ancora tante le persone rimaste incastrate nelle lamiere che hanno bisogno di aiuto. Sui social, intanto, si moltiplicano gli appelli per cercare donatori di sangue, in particolare del gruppo 0 positivo.
  
Dopodiché si tenterà di capire quali siano state le cause dell’incidente, ancora sconosciute: i due treni, che viaggiano di solito con molti passeggeri a bordo, si sarebbero scontrati a velocità sostenuta. Uno ha soltanto due vagoni rimasti “intatti”, l’altro solo l’ultimo, quello di coda. Tra le ipotesi azzardate per dare un senso alla tragedia comincia a farsi strada quella dell’errore umano.
     
«Non ci fermeremo finché non sarà fatta chiarezza» ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, atteso in serata sul luogo della tragedia. Il sindaco di Corato, Massimo Mazzilli ha commentato su Facebook: «È un disastro, come se fosse caduto un aereo!».

La cronaca della tragedia:

Ore 23.35: Il numero dei morti continua a salire. Sono diventati 27 quelli accertati mezz'ora dopo le 23.00. Possiamo dirlo: si tratta del più grave disastro ferroviario della storia della nazione dopo quello di Viareggio nel 2009, in cui persero la vita 33 persone.

Ore22.00 – I morti sono saliti a 25, i feriti a 50. In Prefettura, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha espresso il cordoglio del Governo ai familiari delle vittime, ricordando che il Ministro Delrio domani risponderà in Parlamento sull'accaduto. 'Non lasceremo la Puglia e i pugliesi al loro destino. Staremo vicini a questa gente' così ha concluso il premier.

Ore 20.00 – Il Governatore di Puglia Michele Emiliano, profondamente commosso:'Stiamo provando a fare un puntuale riconoscimento delle vittime con l'Istituto di Medicina Legale di Bari e la cosa visto l'aggrovigliamento delle lamiere non è per nulla facile. Vogliamo conoscere la verità sull'accaduto.'
  
Ore 18.00 – L’immagine forse più dura di questa tragedia si è aperta davanti agli occhi dei “caschi rossi” quando mancava qualche minuto alle 18.00. Tra le macerie sono stati ritrovati i corpi senza vita una madre e di sua figlia. Erano abbracciati. La notizia è circolata tra i giornalisti assiepati nei pressi del luogo dell'incidente e pare sia stata riferita da alcuni soccorritori. 
  
Ore 17.30 – Altri due corpi sono stati estratti dai vagoni.
Sale anche il numero dei feriti: cinquanta, considerando solo quelli che al momento risultano ricoverati in diversi ospedali, secondo la Asl.  Alle 18.00 le autorità diffonderanno i nomi delle vittime dello scontro.
  
Ore 16.55 – I Vigili del Fuoco hanno estratto un altro corpo dalle lamiere
. Si trovava probabilmente nel primo vagone del treno che viaggiava in direzione di Barletta. Intanto, prosegue senza sosta il lavoro per estrarre le persone rimaste incastrate nei convogli distrutti. Attorno al luogo dell’incidente c’è un “silenzio” quasi surreale per agevolare le operazioni di ricerca: in questo modo, infatti, si cerca di cogliere i lamenti o le eventuali richieste di aiuto dei feriti non ancora individuati. Sconosciuta, almeno per il momento, l’identità delle vittime. L’unico nome confermato è quello del macchinista. In gravi condizioni, invece, il collega che si trovava sull’altro convoglio.
  
Tra le vittime anche Fulvio Schinzari, un funzionario di polizia 53enne che si trovava su uno dei due treni insieme alla figlia di cui non si hanno notizie. È stato un collega poliziotto a riconoscere il corpo.
   
Ore 16.00 – Sono stati resi noti i numeri di telefono a cui le famiglie delle persone rimaste ferite nell'incidente ferroviario possono rivolgersi per avere notizie
. I numeri sono 0883 299411 – 299416 – 299750. Poiché sono tante le persone che brancolano nel buio e hanno bisogno di sapere dei loro cari, delle loro condizioni e anche dove sono ricoverati la raccomandazione è di utilizzare questi numeri solo in caso di necessità senza intasare le linee.
  
Ore 15.46«Le ricerche stanno proseguendo. C’è ancora molto lavoro da fare». Sono queste le parole di Riccardo Zingaro capo dei vigili di Andria, all’Adnkronos
   
Ore 15:04 –  «Ci sono venti vittime. Abbiamo bisogno di sangue di tipo zero negli ospedali di Andria e Barletta». Sono queste le parole del vicepresidente della provincia di Andria, Giuseppe Corrado ai microfoni delle tv intervenute sul posto. Anche l’Avis aveva lanciato un appello per cercare donatori  “Il Centro Trasfusionale di Andria effettuerà una raccolta straordinaria di sangue questo pomeriggio. Servono donatori del gruppo 0 positivo. Recatevi a donare presso l’Ospedale di Andria”. 
   
Ore 14.45 –  I morti salgono a dodici. Come si temeva si aggrava il bilancio delle vittime del terribile scontro: uno dei passeggeri estratti dalle lamiere è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale a causa della gravità delle ferite riportate. Un numero, purtroppo, destinato ad aumentare nelle prossime ore: a bordo del treno, infatti, ogni giorno salgono centinaia e centinaia di persone tra pendolari, studenti e viaggiatori che devono raggiungere l’aeroporto di Bari Palese.



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