Scoperti 64 falsi braccianti agricoli, truffavano l’Inps dal 2009

Un’azienda del Basso Salento faceva contratti di lavoro in cambio di denaro. La Guardia di Finanza ha scoperto la truffa all’INPS che andava avanti dal 2009 per un valore di 253 mila euro.

Un'azienda agricola del Sud Salento metteva sotto contratto falsi lavoratori in cambio di denaro. Le Fiamme Gialle mettono fine ad una truffa all'Inps per oltre 253mila euro che durava dal 2009.

Avevano fatto firmare 248 contratti di lavoro a tempo determinato per un totale di 11.504 giornate di lavoro a beneficio di 64 lavoratori agricoli, ma in realtà era tutto falso. La Compagnia della Guardia di Finanza di Gallipoli, coadiuvata dagli ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce, ha scoperto una truffa ai danni dell’Inps per oltre 253mila euro consumata da un’impresa agricola del Sud Salento.

In particolare, è stato appurato che l’azienda, ha costituito i rapporti di lavoro fittizi in questione, nel periodo dal 2009 al 2013. Dei 64 “presunti” braccianti agricoli, 56 sono risultati richiedenti e poi percettori di indennità di disoccupazione agricola, di malattia e di maternità erogate dall’Inps.

Dopo un’attenta e dettagliata indagine, le Fiamme Gialle sono venute a conoscenza del fatto che i titolari dell’impresa denunciavano finte giornate di lavoro agricolo in favore dei falsi lavoratori, ricevendo in cambio somme di denaro che oscillavano, per ciascun anno, dai mille ai duemila euro ed anche più (a seconda del numero delle giornate accreditate).

Nella realtà dei fatti, l’azienda ha la disponibilità di oltre 36 ettari di terreno, coltivati prevalentemente ad uliveto, e si avvale della collaborazione di non più di tre o quattro operai.

Le 58 persone individuate dalla guardia di finanza – 56 falsi braccianti e 2 imprenditori agricoli – sono stati denunciati per i reati di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e falsità ideologica. Inoltre, l'Inps sta provvedendo a disconoscere tutti i rapporti di lavoro ritenuti falsi e a recuperare le somme di denaro corrispondenti. 



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