‘Se ne devono andare, i parcheggi mi devo prendere’, le frasi di ‘Zio Massimo’ intercettate nell’Operazione Serpe

Nell’ambito dell’operazione illustrata oggi dai Carabinieri nuove intercettazioni vengono alla luce in merito del sistema estorsivo ai danni dei parcheggiatori abusivi.

Un sistema estorsivo venuto allo scoperto grazie alla denuncia di un parcheggiatore abusivo.
 
Questi ha riferito agli agenti della Questura di Lecce di essere stato avvicinato da Massimo Signore, detto zio Massimo (indagato nell'Operazione Serpe), presso il parcheggio del centro commerciale Mongolfiera di Surbo. L’uomo lo avrebbe minacciato di riempirlo di botte se non gli dava i soldi. Avrebbe poi rovistato nella tracolla per vedere se c'era denaro e si sarebbe appropriato del telefonino. Infine gli avrebbe intimato di sparire dai parcheggi .
 
Ecco il commento dello "zio Massimo "Che poi quando vedo la denuncia … oggi tutti e tre le prendono… oggi gli tolgo già alla piazza".
 
In una conversazione del 4 aprile 2015, invece,  la Malinconico accusata di far parte del gruppo capeggiato da Signore dedito alle estorsioni, avrebbe illustrato i rapporti tra lei, il capo ed il denunciante. "Praticamente…. lui paga per stare là… ed ha mandato un ragazzo carcerato… e c'è stata questa persona che manda quello carcerato per dire come stanno le cose  …insomma  come fa lo zio e praticamente questa persona ha aspettato di proposito lo zio"
 
Infine, Massimo Signore ribadisce la propria intenzione egemonica sui parcheggi attraverso queste altre dichiarazioni intercettate: "per un altro coglione che doveva darmi 500 euro …li doveva dare a me…che io tenevo l'assegno suo…ha confermato che l'ho mandato in ospedale…però non tiene referti…non tiene testimoni..non ha niente…infami di merda…e  ora se ne devono andare da quei parcheggi ".



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