Sequestrati dalla Dia beni per un valore di 2 milioni e 500mila euro

La Dia di Lecce ha sequestrato un patrimonio dal valore di oltre due milioni di euro, riconducibile ad un pregiudicato residente a San Donato.

I dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa svoltasi in mattinata presso la sede leccese della Direzione Investigativa Antimafia.

La Direzione Investigativa Antimafia di Lecce ha sequestrato beni immobili riconducibili ad un noto pregiudicato di San Donato di Lecce, già sorvegliato speciale, condannato negli anni '80 per aver organizzato, in concorso con altri, tre rapine ad istituti di credito e ad un portavalori. Ed è stata proprio una ricerca riguardante questi episodi da cui si è risaliti all'uomo. Egli, tra l'altro, negli anni ’90 venne accusato di aver corrotto i componenti di una commissione medica al fine di agevolare la concessione dell’indennità di accompagnamento a favore di alcune persone, ottenendo in cambio consistenti somme di denaro. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenuta stamattina dal Direttore della Dia di LecceDott. Leonzio Ferretti.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Lecce – Sezione Penale – a seguito della proposta di misura patrimoniale avanzata dal Direttore della DIA, a conclusione di articolate indagini patrimoniali svolte dalla Sezione Operativa di Lecce, che hanno consentito di accertare una sproporzione di oltre 1 milione di euro tra i redditi dichiarati da lui e dai suoi familiari, più l’ingente patrimonio 2 milioni e 2.500mila euro sono: una villa, quattro abitazioni, due locali commerciali, una palazzina di quattro appartamenti, due garage, un fabbricato rurale e sei ettari di terreno a San Donato di Lecce; due appartamenti a Torre dell’Orso – Marina di Melendugno; due appezzamenti di terreno in agro di Lecce e di Porto Cesareo.



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