Da Manduria a Porto Cesareo per tagliare alberi di ulivo: gli serviva legna da ardere

Una pattuglia lo ha ‘sorpreso’ in un terreno non di sua proprietà mentre tagliava alcuni alberi di ulivo allo scopo di ricavare legna da ardere. Nei guai è finito un 59enne residente a Manduria.

Non è il primo “caso” nel Salento e non sarà neppure l’ultimo, viste anche le temperature invernali di questi giorni. Indipendentemente dall’asticella della colonnina di mercurio, i furti di legna da ardere sono frequenti, come dimostrano le pagine di cronaca locale.

L’ultimo episodio è accaduto a Porto Cesareo, in una località nota come “Punta Grossa”. È qui che una pattuglia della stazione locale, impegnata in un servizio finalizzato alla repressione di atti predatori, ha pizzicato Francesco Carrozzo, 59enne residente a Manduria (provincia di Taranto) intento tagliare alcuni alberi di ulivo.

Lo scopo era chiaro: ricavare dalle piante della legna da ardere. Dagli accertamenti è stato possibile scoprire che il terreno agricolo era di proprietà di un uomo residente a Castelli Calepio, comune di 10mila anime in provincia di Bergamo.

La ‘refurtiva’ è stata restituita al legittimo proprietario mentre l’uomo, una volta terminate le formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione, dove si trova ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria informata dell’accaduto dai militari della stazione di Porto Cesareo.

Ai primi di gennaio, un 48enne leccese era stato accusato di tentato furto aggravato. Gli uomini in divisa lo avevano sorpreso armato di motosega, mentre cercava di tagliare i rami di un ulivo.



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