Stalking e ingiurie verso l’ex marito e la sua compagna: 58enne di Monteroni finisce sotto processo

L’imputata dovrà presentarsi il 25 marzo per l’inizio del processo. Oggi l’ex coniuge si è costituito parte civile. Egli, un medico del Fazzi, avrebbe subito, così come la nuova compagna, un’infermiera dello stesso ospedale, una serie di atti persecutori durati fino al luglio.

Continui pedinamenti "accompagnati" da pesanti insulti nei confronti dell'ex marito e della nuova compagna ed una 58enne di Monteroni finisce sotto processo. Il gup Cinzia Vergine ha rinviato a giudizio M.T. con l'accusa di stalking e ingiurie, come richiesto dal Pubblico Ministero Stefania Mininni (sostituita in udienza dal dr. Massimiliano Carducci). La monteronese, difesa dall'avvocato Stefano Chiriatti, dovrà presentarsi in data 25 marzo per l'inizio del processo, dinanzi al giudice Bianca Maria Todaro della prima sezione in composizione monocratica. Oggi la presunta vittima degli atti persecutori, l'ex coniuge S.Z. si è costituito parte civile con l'avvocato Ester Nemola.

Le indagini presero avvio a seguito di tre denunce presentate dal medico e dalla sua nuova compagna. La prima dell'11 maggio scorso, fa riferimento ad un "appostamento" di M.T. presso il parcheggio del Fazzi, dove lavoravano sia l'ex marito, in qualità di medico che la nuova compagna, come infermiera. La 58enne di Monteroni si sarebbe "presentata" alla "rivale in amore" come la "moglie del dottore", apostrofandola con frasi del tipo "vergognati, voi infermiere siete tutte grandi tr**e, il tuo lavoro credo sia importante per te, vero?; Te lo farò perdere e ti farò passare i guai con la tua famiglia, ti farò passare i guai!".

L'altra querela del 28 maggio, invece, è legata ad un'altra visita, sempre di M.T., all'Ospedale di Lecce. Ella avrebbe anzitutto preso un appuntamento con il primario, presso il quale lavoravano sia l'ex marito che la nuova compagna. La donna, gli avrebbe raccontato durante un colloquio nel suo ufficio, come S.Z. e l'infermiera, nell'orario di lavoro, si "intrattenessero" in rapporti sessuali. Il primario, però, avrebbe subito intuito l'intento puramente diffamatorio delle dichiarazioni della donna, invitandola ad andarsene. Infine, la terza denuncia si riferisce all'irruzione della monteronese, presso un lido di Leuca; mentre l'ex marito era al mare con la nuova compagna e altri familiari, sarebbe comparsa sulla scena M.T., accompagnata da un'amica.

Questa avrebbe prima insultato S.Z. con la frase "uomo di me**a" e poi l'infermiera chiamandola "zo***la". Infine, avrebbe tentato di strappare la nipotina che piangeva, dalle braccia della nonna. Quindi, in seguito alla richiesta del Pm Mininni, su istanza del difensore dell'ex marito, l'avvocato Nemola, il gip Alcide Maritati dispose la misura cautelare del "divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa".



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