Stalking ed un approccio sessuale con una ragazza del suo paese, operaio 47enne condannato a 3 anni e 6 mesi

Secondo l’accusa l’imputato avrebbe ceduto alla 20enne dei piccoli quantitativi di droga che spesso consumavano insieme. I giudici hanno anche disposto il pagamento di una provvisionale di 20mila euro in favore della vittima.

Una serie di atti persecutori, culminati con un approccio sessuale e la cessione di un piccolo quantitativo di droga ad una ragazza del suo stesso paese.

I giudici della prima sezione penale (Presidente Gabriele Perna, a latere Silvia Minerva e Maddalena Torelli) hanno condannato A.A. , un operaio 47enne di un piccolo Comune della Grecia Salentina,  a 3 anni e 6 mesi ed al pagamento di una multa di 2.500 euro. Inoltre, l'imputato è stato interdetto per 5 anni dai pubblici uffici.

I giudici hanno anche disposto il pagamento di una provvisionale di 20mila euro in favore della vittima ed il risarcimento del danno da quantificarsi in separata sede. La ragazza  si è costituita parte civile con l'avvocato Tommaso De Giorgi.

A.A. ( queste le sue iniziali) rispondeva del reato di cessione di sostanze stupefacenti, stalking e tentata violenza sessuale. In precedenza, il pubblico ministero d'udienza Giovanni Gagliotta ha invocato la condanna a 3 anni e 2 mesi.

Secondo l'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Roberta Licci, titolare dell'inchiesta, dal 2011 e fino al mese di maggio del 2014, l'imputato avrebbe ceduto alla ragazza, piccoli quantitativi di droga ( marijuana e cocaina) che spesso consumavano insieme. Inoltre avrebbe messo in atto alcuni comportamenti persecutori verso la 20enne ( all'epoca dei fatti), sua compaesana. Dunque, l'avrebbe seguita nei luoghi che frequentava, pedinandola mentre era in compagnia di altri uomini e chiamandola ripetutamente al telefono . In un occasione, avrebbe anche cercato di baciarla.

Fu proprio la ragazza a denunciare lo stalker. Avrebbe riferito ai carabinieri della locale stazione, che l'uomo ( di oltre 20 anni più grande) cercava di starle vicino in qualunque maniera, la invitava a non frequentare brutte compagnie ed infine, come detto,  avrebbe tentato un approccio sessuale. Infatti, la ragazza stava scendendo dalla macchina, quando A.A. l'avrebbe immobilizzata e successivamente cercato di darle un bacio, tirandola verso di sé.

La ragazza è stata anche ascoltata durante il processo, confermando le accuse.

L'imputato è assistito dall'avvocato Antonio Amato. Ilegale ha chiesto l'assoluzione di A.A. sostenendo che l'uomo non avrebbe mai ceduto droga alla ragazza, tantomeno per ottenere benefici sessuali. L'uomo si sarebbe limitato ad avere un comportamento protettivo verso di lei,  facendo la spesa per la famiglia, proponendole di accompagnarla in macchina in caso di necessità, invitandola a non frequentare brutte compagnie. Inoltre, secondo la difesa, i vari testi ascoltati in dibattimento, avrebbero fornito una versione contraddittoria della vicenda. Il difensore ha già annunciato che una volta depositate le motivazioni della sentenza, proporrà ricorso in Appello.



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