Stalking, minacce e danneggiamenti verso la ex moglie e suoi parenti, condannato 48enne di Miggiano

Oggi è arrivata, la sentenza di condanna ad 1 anno e 4 mesi, con pena sospesa, per un 48enne di Miggiano, nel processo in abbreviato. Era accusato di atti persecutori, gesti minatori e danneggiamenti nei confronti della ex moglie, della figlia, di alcuni parenti.

Era accusato di atti persecutori, accompagnati da offese, gesti minatori e danneggiamenti nei confronti della ex moglie, della figlia, di alcuni parenti e conoscenti. Oggi è arrivata la sentenza di condanna a 1 anno e 4 mesi, nei confronti di un 48enne di Miggiano, da parte del Gup Michele Toriello, nel processo celebratosi con il rito abbreviato.
 
Il giudice l'ha condannato per stalking, ma anche minacce semplici e danneggiamento (escludendo un solo episodio), dopo che il pm Stefania Mininni aveva chiesto 2 anni di reclusione. Il gip ha anche disposto la sospensione della pena in caso di risarcimento delle vittime. Tre familiari della ex moglie si sono costituite parti civile, difese dall'avvocato Ippazio Cazzato.
 
Il miggianese, difeso dall'avvocato Fabio Ruberto ha ottenuto un "ridimensionamento" delle accuse, ed in alcuni casi una riqualificazione dei reati, poiché egli è stato assolto per le presunte minacce gravi e per quasi tutti gli episodi di danneggiamento.
 
Il 48enne miggianese era accusato, anzitutto, di avere molestato la ex moglie, con numerosi sms e chiamate, nonostante fosse a lui vietato, per una precedente misura cautelare, avvicinarsi o comunicare con lei.
 
Il 48 enne, sempre secondo l'accusa, poi avrebbe assunto atteggiamenti prevaricatori e minacciosi  anche verso persone  a lei vicine, avvenuti nella zona di Tricase, a partire dal maggio 2014 fino al marzo 2015.  Tutte queste persone offese, sarebbero diventate suoi "bersagli" poiché avrebbero appoggiato la ex moglie.
 
L'accusa riferisce, ad esempio, di episodi comportamenti vessatori nei confronti della figlia, addirittura il giorno del parto o di fratello, cognato e  genero della ex moglie, che avrebbe minacciato ed insultato in varie occasioni.
 
L'uomo di Miggiano avrebbe anche danneggiato le autovetture, o le porte dell'abitazione e addirittura della cappella di famiglia della sua ex (poi prosciolto da questa accusa) e dei vari parenti e amici di ella. In alcuni casi utilizzando una bomboletta spray di colore nero o rompendo i vetri delle finestre e danneggiando le persiane.



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