Taglio dell’acqua, torna l’incubo. Da Lecce a Gallipoli rubinetti chiusi per molte famiglie

Lecce, Gallipoli, Melissano, Nardò e Copertino sono solo alcuni dei comuni dove è tornato (o sta per tornare) l’incubo del taglio dell’acqua. Acquedotto pugliese chiuderà i rubinetti a circa 700 fabbricati popolari della provincia.

Ci risiamo, molte famiglie salentine sono rimaste senz’acqua, con un tempismo imperfetto o perfetto, a seconda dei punti di vista. Già perché non ha fatto nemmeno in tempo a spegnersi l’eco dei risultati del turno di ballottaggio del 25 giugno scorso che Acquedotto Pugliese ha deciso di chiudere i rubinetti alle palazzine popolari ‘morose’.  
  
Il problema è stato snocciolato in tutte le sue sfumature. E anche durante l’accesa campagna elettorale è stata terreno di scontro tra i diversi candidati, ma parlarne non è bastato e il ‘grattacapo’ è ancora lontano dall’essere risolto definitivamente. Dei contatori intelligenti che avrebbero dovuto evitare i disagi, soprattutto per quelle persone in regola con il pagamento delle bollette, non c’è nemmeno l’ombra. Quasi 200 ‘dispositivi’ hi-tech dovevano essere installati a marzo, ma a Luglio appena iniziato la situazione ‘drammatica’ è sempre la stessa.
  
Come fa sapere Luciano Marzo, amministratore di condomini noto in città, la scure dei tagli alla fornitura idrica interesserà ben 700 fabbricati della provincia di Lecce e un numero considerevole di famiglie che si ritroveranno nuovamente a dover fare i conti con l’acqua che scende con il contagocce.
  
Si preannunciano giorni caldi e all’orizzonte si profilano nuove proteste. Nelle scorse ore, la decisione ha interessato una palazzina di Via Trieste, nel capoluogo barocco, dove vivono circa 8 famiglie, anziani e bambini, ma anche Gallipoli, Melissano e Veglie a cui domani si aggiungeranno Galatina, Nardò e Copertino.
  
Le temperature a cui siamo abituati in questi giorni e mitigate dal vento di tramontana potrebbero aggravare la situazione e trasformare (un episodio anche se non isolato) in una vera e propria emergenza



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