Tentata estorsione aggravata al Livello 11/8 di Trepuzzi. Nuovo arresto per Napoletano

Scattati i domiciliari per il 27enne accusato di tentata estorsione aggravata per i fatti che si sono verificati nel novembre 2013 presso il locale dove si susseguono serate di musica. Già raggiunto da un’ordinanza di arresto, il giovane aveva visto l’annullamento dell’ordine.

I carabinieri dell'Aliquota Operativa della Compagnia di Campi Salentina, con i colleghi della Stazione di Squinzano, hanno proceduto all'esecuzione di un Ordinanza applicativa della misura coercitiva personale degli arresti domiciliari, a firma del Gip Gallo, nei confronti di Roberto Napoletano, 27enne di San Pietro Vernotico, ma residente a Squinzano, per il reato di tentata estorsione aggravata.

I fatti contestatigli sono sempre quelli che determinarono l' Ordinanza di custodia cautelare, richiesta a gennaio scorso dallo stesso PM, il dott. Capoccia, e firmata dallo stesso G.I.P.:  si legge al "fine di procurarsi un ingiusto profitto" Napoletano la notte del 1 novembre 2013, presso il locale 11/8 – “undiciottavi” di Trepuzzi, mentre era in corso un concerto, si presentò in compagnia di altri soggetti, non identificati, e dopo aver preteso di parlare con Cesare dell'Anna, gestore del locale, con l'ausilio di una pistola e colpendo lui e un suo amico accorso per difenderlo, con testate e schiaffi, chiese insistentemente l'elargizione di una somma imprecisata di danaro.

Come si sa l’ordinanza fu annullata a seguito di una decisione del Tribunale del Riesame che dubitò di quanto affermato dall’accusa, dando credito alle indagini difensive svolte dall'avvocato di Roberto Napoletano. Secondo quanto ricostruito dal suo legale,  Napoletano si trovava quella sera all'interno del locale, ma non in presenza di uomini, bensì di un’ amica. Inoltre, la stessa sostenne che Napoletano fu coinvolto suo malgrado in una rissa, che vide coinvolte molte persone, nella zona antistante l'ingresso del locale.

Le ulteriori indagini effettuate dal Pubblico Ministero e dall'Aliquota Operativa di Campi hanno invece consentito di confermare, con altre prove a carico, quanto affermato dall’accusa, smantellando le ipotesi della difesa. Sarebbe stato appurato perfino che rissa non ci fu: lo sostengono numerosi testimoni, tra cui l'intera security, e non vi è traccia nel sistema di videosorveglianza del locale. In più, in un dialogo intercettato tra Napoletano e sua moglie si evincerebbe come la tesi difensiva non fosse genuina.

Si aggrava, inoltre, la posizione della vittima che, come sottolinea il G.I.P., anche in questa seconda fase d'indagine,  avrebbe  continuato a non collaborare alle investigazioni. Roberto Napoletano, così, finisce agli arresti domiciliari.