Torre dell’Orso, turista tenta di raggiungere la spiaggia sulla passerella e cade per il legno marcio

Una brutta avventura per un turista che ha raccontato quanto accaduto e fa una considerazione amara “E’ solo l’ennesima odissea in Salento. Non torneremo più”.

Quando si dice: servizi e manutenzione per il turismo. La disavventura di un turista della Brianza fa tornare a galla i discorsi legati alla cura dei luoghi a forte attrazione turistica. Per carità, gli incidenti possono capitare, ma di certo il disappunto per quanto accaduto non è poco.

Il racconto

“Ieri mi accingevo come altre volte ho fatto negli anni passati a raggiungere le spiagge di Torre dell’orso, utilizzando la passerella di legno che collega il parcheggio alle spiagge e subito, dopo pochi passi, una lista di legno marcia si sfondava e cadevo rovinosamente dentro con la gamba, con difficoltà estraevo la gamba e constatavo le dolorose ferite”. È l’inizio del racconto che il sig. Maurizio fa alla nostra redazione.

Subito dopo si è reso necessario l’intervento medico poiché il malcapitato si era procurato una brutta lesione.

“Al presidio sanitario di piazza Luna, una gentile e professionale medico mi disinfettava prescrivendomi farmaci che contenessero l’ematoma procuratomi”.

La lesione dopo la caduta

Da qui la denuncia: “le condizioni in cui versa la passerella sono pessime e piene di rattoppi, ma non esiste nessun avviso sulla sua precarietà”.

Il turista si è poi rivolto alla polizia locale con una email, oltre che di persona poiché in strada ha incontrato un agente di polizia municipale al quale ha raccontato i fatti.

Successivamente, a quanto si apprende, l’accesso alla passerella è stato chiuso. “Ma nessuno dal comando di Polizia municipale mi ha chiamato, né si è accertato di quanto accaduto”.

Lo sfogo

“Credo che un turista abbia il diritto di avere la sua salute tutelata, io mi sono rovinato la mia vacanza di 15gg, attesa per un anno, subito al secondo giorno. Lo scorso anno avevo avuto uno scambio di opinioni con il comune di Melendugno sul regolamento della tassa di soggiorno pagata doppiamente perché scavalcavo due mesi. Credo che ben poca manutenzione a sicurezza dei turisti venga fatta – conclude Maurizio – contrariamente molta efficienza nel redigere regolamenti e loro applicazione. Come facciamo a sostenere che il turismo è il nostro petrolio se poi le condizioni in cui versano le strutture attentano alla vita del turista?”

Ancor più amara la considerazione finale “Se lo scorso anno ero in dubbio se tornare in Salento, credo che ormai sia arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e sceglierò per me e per mia moglie un altro posto di vacanza”.

Ecco, ci risiamo. Al di là delle reali responsabilità (il signor Maurizio si riserva di comprendere l’entità del danno per adire eventualmente le vie legali), siamo di nuovo a raccontare di servizi turistici improvvisati. Sì, in tante strutture vige l’improvvisazione, senza comprendere il danno che si fa al territorio e alla sua economia, oltre che alle strutture d’eccellenza gestite da imprenditori seri.



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