Trattamento di rifiuti liquidi, ma con autorizzazione scaduta: arrivano i sigilli del Noe

Secondo quanto appurato dall’attività ispettiva del NOE di Lecce, una piattaforma intercomunale di Taurisano avrebbe trattato rifiuti liquidi nonostante l’autorizzazione scaduta. Scattano sigilli preventivi e segnalazione in Procura.

Una prolungata attività ispettiva che, alla fine, determina un sequestro preventivo d’urgenza. Si tratta della piattaforma intercomunale situata a Taurisano – località “Palmento del fico” – gestita da una società campana. Ad apporre i sigilli, gli uomini del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Lecce. L’accusa parla di trattamento dei rifiuti liquidi speciali non pericolosi. Diverse le irregolarità – ci rivela il Comandante Nicola Candido – riscontrate dai militari, peraltro tutte riguardanti la tenuta della documentazione da esibire agli organi di controllo. E, oltretutto, in relazione alla relativa registrazione dei malfunzionamenti e le aree utilizzate, non sempre corrispondenti a quelle autorizzate. Inoltre sarebbero stati accertati i mancati monitoraggi della falda acquifera sotterranea (che generalmente vengono effettuati tramite delle analisi periodiche).
 
Non solo. Pare che la polizza fideiussoria a garanzia della regolare gestione dell'impianto sarebbe scaduta dal 2010. Al termine del controllo ambientale, per il legale rappresentante della ditta che gestisce l'impianto – e per il responsabile tecnico della piattaforma intercomunale – è scaturita una segnalazione alla Procura della Repubblica di Lecce; le ipotesi di reato contestate – come anticipato in apertura d’articolo – sono quelle dell'attività di trattamento di rifiuti liquidi con autorizzazione decaduta ed inosservanza delle prescrizioni AIA.
 
Le autorità amministrative sono state Informate del sequestro operato dal Noe per i provvedimenti di competenza. L'impianto sottoposto a sequestro – che stando a quanto comunicatoci dagli stessi operatori avrebbe un valore di circa due milioni di euro – è stato immediatamente disattivato. Un altro importantissimo intervento, dunque, che segue a quello messo a segno lo scorso marzo in territorio di Melendugno.



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