Travolse e uccise due giovani a bordo di uno scooter: 33enne barese condannato a 6 anni

Al termine del processo con il rito abbreviato, il giudice ha ritenuto Jacopo Lorusso colpevole del reato di duplice omicidio colposo.Il gup ha escluso l’aggravante della guida sotto effetto di sostanze stupefacenti e alcoliche.

Era alla guida della sua macchina quando avrebbe travolto e ucciso due giovani a bordo di uno scooter e, oggi, un 33 barese è stato condannato a 6 anni. Al termine del processo con il rito abbreviato, il giudice ha ritenuto Jacopo Lorusso colpevole del reato di duplice omicidio colposo. Il gup Vincenzo Brancato ha escluso, però, l'aggravante della guida sotto effetto di sostanze stupefacenti e alcoliche. Il giudizio abbreviato era condizionato ad una perizia sullo stato di tossicodipendente dell'imputato.
  
Dalla consulenza, non sarebbero emersi elementi certi per stabilire che al momento del tragico incidente, il 33enne avesse assunto cocaina o bevande alcoliche oltre il limite consentito dalla legge. È stato, invece, riconosciuto dal giudice il reato di violazione delle norme di sicurezza del codice della strada. L'uomo avrebbe guidato ad una velocità di molto superiore a quanto previsto dai legislatori. Inoltre, il gup ha riconosciuto il risarcimento del danno in favore della parti civili, da liquidare in separata sede. I familiari delle vittime sono assistiti dagli avvocati Giuseppe Romano, Marcella Bianco, David Dell’Atti, Francesco Cazzato.
  
In precedenza, il pubblico ministero aveva invocato una condanna a 5 anni, contestando anche l’aggravante della guida sotto effetto di sostanze stupefacenti.
  
Ricordiamo che in quella tragica notte di fine estate dello scorso anno (era il 20 settembre 2015) Giorgio Sabato e Alex Giuseppe Furio, insieme ad altri due amici in scooter (anche loro colpiti dalla macchina, ma senza gravi conseguenze) percorrevano la Melendugno – Torre dell'Orso. Sabato morì sul colpo. Furio alcune ore dopo in ospedale. Subito dopo l'incidente, lo stato psicofisico di Jacopo Lorusso, a seguito ad un controllo dei carabinieri, sarebbe risultato positivo ad alcool e cocaina. Per lui inevitabile l'arresto per duplice omicidio colposo aggravato.
  
Nel corso dell'udienza di convalida dell'arresto, tenutasi nel reparto detenuti del “Vito Fazzi”, dove il 33enne barese fu ricoverato per le conseguenze dell'incidente, ha fornito le proprie spiegazioni, rivolgendo soprattutto un messaggio di scuse ai famigliari delle due giovani vittime. Il gip Carlo Cazzella ha convalidato l'arresto disponendo la misura dei domiciliari, in considerazione  delle sue condizioni di salute.
  
Successivamente, il medico legale Roberto Vaglio ha eseguito l’autopsia sui corpi dei due ragazzini e sono risultati fatali i traumi rinvenuti su tutto il corpo.  Il dr. Vaglio, così come richiesto dal sostituto procuratore Giovanni Gagliotta, ha anche accertato come lo stato psicofisico dell’indagato, con particolare riferimento alla presenza di sostanze stupefacenti, fosse alterato. Ciò a seguito di esami diagnostici e di laboratorio, con particolare riferimento al campione di sangue sottoposto a sequestro.
  
Il magistrato inquirente aveva disposto, inoltre, una consulenza per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente avvenuto su un tratto di strada scarsamente illuminato, affidata al perito Lelly Napoli.



In questo articolo: