Truffa all’Asl sui rimborsi per il trasporto di pazienti dializzati? Quattro persone a processo

I fatti contestati si sarebbero verificati nel 2013. Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero fatto credere all’Asl che il trasporto avveniva con l’ambulanza per ottenere un maggiore rimborso.

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Il gup Stefano Sernia, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio: Christian Tarantino, 38enne di Leverano, in qualità di Presidente dell’Associazione LIFEGUARD; Luigi Gallo, 51 anni di Melendugno, Presidente dell’Associazione Centro C.B. ERUCE ; Roberta Tundo, 54 anni di Galatina, titolare dell’omonima ditta; Massimo Natali, 44 anni di Gallipoli, legale rappresentante dell’AURORA s.r.l.. Rispondono dell’accusa di truffa aggravata ai danni dell’Asl. Dovranno presentarsi innanzi al giudice monocratico Maddalena Torelli per l’inizio del processo, nel mese di febbraio.

I fatti contestati

I fatti contestati si sarebbero verificati tra i mesi di gennaio e settembre del 2013. I quattro avevano una convenzione con Asl Area Sud Maglie, a seguito di delibera del Direttore Generale del 28 novembre 2008. Grazie ad essa, erano autorizzati al trasporto di pazienti  dializzati, dalla loro abitazione fino ai centri territoriali abilitati.

Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero fatto credere all’Asl, attraverso una serie di artifizi, che il trasporto avveniva con l’ambulanza. In realtà, per tale servizio venivano utilizzati furgoni o auto. Il presunto stratagemma sarebbe andato a loro vantaggio, poiché il rimborso usando questi mezzi è pari alla metà del costo dell’ambulanza.

Inoltre, avrebbero dichiarato una percorrenza chilometrica superiore a quella effettiva. Anche in questo caso, avrebbero ottenuto un rimborso superiore.

Nello specifico, ritiene il pm, l’associazione Lifeguard, grazie al sistema truffaldino, avrebbe percepito la somma di circa 13.313 euro per il trasporto di due pazienti. Invece, il Centro ERUCE con la collaborazione di Tundo e Natali, si sarebbe appropriata indebitamente di 3.994 mila euro per il trasferimento di tre dializzati. Le indagini sono state condotte dai Carabinieri del NAS di Lecce.

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati: Umberto Leo, Roberto Rella, Carmine Perrone. Invece, l’Asl si è costituita parte civile con l’avvocato Alfredo Cacciapaglia.



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