Tutti in pista a ballare, ma il locale non ne possiede l’autorizzazione: scatta la denuncia

Un 20enne è stato denunciato per il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, intrattenimento e ritrovo senza le dovute autorizzazioni comunali. Secondo le Fiamme Gialle, infatti, possedeva solo quelle relative alla somministrazione di bevande e alimenti.

I controlli delle forze dell’ordine variano di ambito in ambito, andando a toccare pure il contrasto all’abusivismo commerciale nel settore del “divertimento”. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Gallipoli infatti – con il coordinamento del Comando Provinciale di Lecce – nello scorso fine settimana hanno sottoposto a sequestro preventivo un locale di pubblico intrattenimento e ritrovo, sito sulla S.P. Gallipoli – Santa Maria al Bagno (Nardò). L’attività info-investigativa è stata eseguita d’iniziativa dai finanzieri nei confronti di una discoteca non in possesso delle prescritte autorizzazioni comunali (quelle che in genere vengono rilasciate dopo una esame obbligatorio dei luoghi da parte dell’apposita Commissione di Vigilanza sui Pubblici Spettacoli). La verifica dell’organo collegiale, infatti, si pone lo scopo di garantire che il locale possieda le indispensabili misure di sicurezza a tutela dell’incolumità pubblica (uscite di sicurezza a norma, adeguato impianto antincendio, impianto elettrico conforme alle norme vigenti nonché barriere per limitare l’impatto acustico).

La discoteca posta sotto sequestro dalle Fiamme Gialle – ampia circa 3.400 mq. – esercitava l’attività di intrattenimento musicale e danzante pur avendo esclusivamente la sola SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) per la somministrazione di alimenti e bevande. Al momento del controllo, ci riferiscono i “baschi verdi” – nel locale erano presenti circa 600 giovani sulle piste da ballo, animate da dj-set e vocalist. All’esterno, inoltre, vi era un numero notevole di autovetture parcheggiate dai clienti fino ad un chilometro di distanza, giunti sul posto da ogni parte della Puglia e del resto d’Italia, anche considerando l’ampio flusso turistico che interessa il Salento nel periodo estivo. L’evidente intasamento delle vie d’accesso e di sgombero del locale avrebbe reso oltremodo difficoltoso, se non impossibile, l’eventuale intervento di mezzi di soccorso in caso di pericolo. 

Al termine dell’attività di servizio, dunque, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce un ventenne del posto per il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, intrattenimento e ritrovo senza aver rispettato le prescrizioni dell’Autorità a tutela dell’incolumità pubblica, previste dal Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza. Non solo. Sono stati identificati 11 lavoratori – tra cui baristi, parcheggiatori e camerieri – la cui posizione sarà accertata sotto il profilo contributivo, assistenziale e previdenziale in materia di lavoro.

La specifica attività, svolta in sinergia con le Istituzioni salentine – quali Procura della Repubblica e Prefettura di Lecce – vuole fronteggiare le criticità legate all’enorme aumento di presenze durante i periodi estivi nel territorio della città Jonica contrastando tutte quelle forme di illegalità che vanno dall’abusivismo commerciale al mancato rispetto delle norme a tutela della pubblica incolumità.



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