Una pistola funzionante nascosta in bagno, la droga in cucina. Patteggia la pena il 28enne di Casarano

È stato processato per direttissima Lucio Parrotto il 28enne di Casarano arrestato, nelle scorse ore. Il giovane, assistito dall?avvocato Luca Puce, ha patteggiato a due anni. La pena è stata concordata dal legale con il Pubblico Ministero, Antonio Negro.

È stato processato per direttissima, davanti al giudice Fabrizio Malagnino, Lucio Parrotto il 28enne di Casarano arrestato, nelle scorse ore, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi. Il giovane, assistito dall’avvocato Luca Puce, ha patteggiato a due anni. La pena è stata concordata dal legale con il Pubblico Ministero, Antonio Negro.
  
I guai per il 28enne sono cominciati quando, durante un servizio di perlustrazione nelle stradine del centro storico di Casarano, i carabinieri del Norm avevano notato dei movimenti sospetti, sempre a pochi passi dall’abitazione del giovane. Per questo, hanno deciso di mandare i colleghi in borghese a bussare alla sua porta per una perquisizione domiciliare e personale che ha solo confermato i sospetti.
  
In un pensile della cucina erano stati nascosti quattro dosi di cocaina da un grammo ciascuna. E ancora un bilancino di precisione e tutto il materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi. Ma la sorpresa più grande è spuntata fuori dall’armadio del bagno dove è stata rinvenuta una pistola di tipo revolver, carica, funzionante, priva di matricola, con all’interno 2 munizioni calibro 9X21.
  
Sul possesso dell’arma, il giovane si sarebbe giustificato dicendo di averla trovata in campagna.
  
Lucio Parrotto resta comunque agli arresti  domiciliari, dove era finito il giorno dell’arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi e munizioni, in accordo con il P.M. di turno della Procura della Repubblica di Lecce, Antonio Negro. 



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