Uno distrae la commessa, l’altro ruba dalla cassa. Caccia a due manolesta

La Polizia di Lecce è alla ricerca di due individui sospettati di aver rubato in alcuni negozi della centralissima Piazza Mazzini. La tecnica utilizzata prevede la distrazione delle commesse da parte di uno mentre l’altro è libero di arraffare contanti, cellulari e borse.

È improvvisamente allarme furti nel pieno centro di Lecce dove la Polizia sta dando la caccia in queste ore a due malviventi, rei, a quanto si ipotizza, di aver messo a segno alcuni colpi in altrettanti esercizi commerciali della centralissima Piazza Mazzini.
 
La denuncia è partita da alcune segnalazioni sopraggiunte dai titolari dei negozi che, dopo aver ricevuto i due potenziali clienti, si sono visti depredati di denaro o di altri oggetti di valore. Le modalità dell’azione è sempre la stessa: agiscono in due, dicevamo, i quali, dopo aver girovagato all’interno dei locali fingendo interesse verso alcuni prodotti, si avvicinano al registratore di cassa presidiato, come al solito, da una commessa.
 
Uno di loro, allora, la distrae: domande, richieste, curiosità. Il tutto per distogliere lo sguardo dell’impiegata dalla cassetta porta contante sulla quale si avventa il complice, pronto ad allungare le sue mani.
 
Denaro, telefoni cellulari, borse: insomma, tutto quello che di utile e di valore possa essere rubato e rivenduto.
 
Più di una dunque le denunce arrivate alle Forze dell’Ordine che, immediatamente si sono messe alla ricerca dei ladruncoli. Utili gli indizi raccolti dagli agenti di Polizia: le impiegate e alcuni testimoni avrebbero fornito un possibile identikit dei due che, a quanto si apprende, avrebbero anche un accento straniero. È caccia aperta.
 
Piazza Mazzini così torna al centro delle attenzioni dei malviventi: la zona commerciale della città è stata sotto 'assedio' di ladri e furfanti in diverse occasioni. Furti di profumi, accessori e capi di abbigliamento che periodicamente si susseguono. L'incubo dei commerciati della Piazza, quindi, sembra non avere fine.



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