Morì in sella alla moto in seguito allo scontro con una macchina, automobilista a processo

Il 16 dicembre del 2016, le lancette dell’orologio  segnavano da poco le 13.00 quando un incidente mortale si verificò sulla strada che da Torre San Giovanni, marina di Ugento, conduce alla vicina Alliste.

ospedale-tricase

Finisce sotto processo, l’automobilista ritenuto responsabile della morte di un giovane centauro.

Il gup Michele Toriello ha rinviato a giudizio A.G. 57enne di Melissano con l’accusa di omicidio stradale. L’imputato dovrà presentarsi il 6 luglio prossimo dinanzi al giudice monocratico Silvia Saracino per l’inizio del processo. Nel corso dell’udienza preliminare, i familiari della vittima Aleandro Selluto, 24enne di Taviano, difesi dagli avvocati Massimo Fasano e Ida Giannelli, si sono costituiti parte civile.

Invece, la Compagnia Unipol Sai è stata citata in giudizio nelle vesti di responsabile civile ed è  assistita dall’avvocato Osvaldo Rascazzo del Foro di Brindisi. L’imputato è  difeso dal legale Americo Barba.

Il 16 dicembre del 2016, le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 13.00 quando un incidente mortale si verificò sulla strada che da Torre San Giovanni, marina di Ugento, conduce alla vicina Alliste. La moto, guidata dal giovane si scontrò frontalmente con una Ford Ka che stava svoltando a sinistra. Il giovane è morto sul colpo, la ragazza che era in sella con lui sulla due ruote è stata trasportata in gravi condizioni all’Ospedale ‘Cardinal Panico’ di Tricase. Lievemente ferito e sotto shock anche il conducente della vettura.

Sono stati alcuni automobilisti di ritorno dal mare a chiamare i soccorsi, intuendo la gravità di quanto accaduto. Sul luogo anche una pattuglia dei carabinieri della stazione di Ugento, insieme ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Casarano.

I successivi accertamenti investigativi, coordinati dal pm Carmen Ruggiero, avrebbero accertato una condotta “negligente” da parte dell’automobilista. A.G. avrebbe svoltato a sinistra per entrare in un ristorante senza segnalare lo spostamento. Non solo, ponendosi di sbieco luogo la linea di mezzeria della strada e occupando parte della carreggiata sinistra da cui proveniva Selluto, a bordo della moto. Inoltre, procedeva ad una velocità compresa tra i 110 ed 130 km/h, ben oltre il limite consentito.