Morte di una coppia di fidanzati per un incidente stradale, imputato patteggia la pena a 2 anni

L’uomo rispondeva di duplice omicidio stradale. Dalla consulenza sarebbe emerso che G.R., 30enne di Vernole percorreva la provinciale Calimera-Capraricaa a 110 km orari. Mentre, la Mini Cooper con a bordo i due ragazzi, non avrebbe rispettato lo stop.

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Ritenuto responsabile della morte di due fidanzati, a seguito d’incidente stradale, patteggia la pena. In mattinata, il gup Simona Panzera ha condannato G.R.,30enne di Vernole, a 2 anni di reclusione (beneficio della sospensione e non menzione della condanna).

L’uomo rispondeva del reato di duplice omicidio stradale. Il 30enne, inizialmente risultò positivo ai test tossicologici, ma l’esito dell’esame era condizionato dall’utilizzo di un medicinale antiallergico. Dunque, l’imputato non aveva assunto alcun tipo di droga mentre si trovava alla guida dell’auto.

In precedenza, i difensori dell’imputato, gli avvocati Pantaleo Cannoletta e Angelo De Pascali avevano “concordato” la pena con il Il pm Maria Vallefuoco. Invece, le parti offese (i familiari delle due vittime), sono assistite dagli avvocati Luigi Rella, Federica Conte, Giorgio Giannaccari e Luigi Carrozzini.

I fatti

Teatro della tragedia la Strada Provinciale Calimera-Caprarica, nei pressi di Castrì, dove, intorno alle 2.00 del 5 novembre 2016, due giovani fidanzati, persero la vita in un incidente.  Francesco Pio Conte,  22 anni di San Donato, e Serena Ingrosso 24enne di  Galugnano vennero travolti da un’autovettura, all’interno della loro Mini Cooper (guidata dal ragazzo). L’altro mezzo coinvolto nel sinistro era un’Alfa, con alla guida il 30enne G.R. ricoverato in ospedale in prognosi riservata (ha riportato ferite guaribili in dieci giorni ).

Dopo il terribile incidente, Il pm ha disposto la consulenza sulla strada affidata all’ingegnere Lelly Napoli. Sarebbe emerso che l’alfa percorreva la provinciale a 110 km orari, (limite consentito di 50,) Mentre, la Mini Cooper non avrebbe rispettato lo stop. Dunque, sarebbe stato un “concorso di colpa”, a causare l’incidente.



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