Vandali a Palazzo Carafa. La scritta ‘da eradicare’ e una ‘X’ compaiono su muro e portone

Dopo la scritta ed il simbolo, rigorosamente fatti con vernice rossa, nei pressi della sede del comitato elettorale di Anna Grazia Maraschio, in via 47esimo Reggimento Fanteria, anche il Municipio è stato imbrattato da alcuni ignoti.

La storia si ripete e di certo non si tratta di una pagina bella della cronaca leccese. Ancora atti da condannare, ancora rivendicazioni che partono da principi condivisibili, ma manifestate in maniera sbagliata.

Dopo la scritta ed il simbolo, rigorosamente fatti con vernice rossa, nei pressi della sede del comitato elettorale di Anna Grazia Maraschio, in via 47esimo Reggimento Fanteria, anche il Municipio è stato imbrattato da alcuni ignoti. Anche Palazzo Carafa, quindi, è finito nel mirino dei vandali che hanno usato le stesse ed identiche modalità che erano state usate sabato scorso nei confronti della candidata del Pd.

La scritta, apparsa su uno dei muri del palazzo municipale, è chiara ed inequivocabile: “Da eradicare”; come è chiara la “x” che è apparsa su uno dei portoni laterali. Il fattaccio è stato scoperto questa mattina ed immediatamente sono scattate le indagini della Polizia. Subito dopo sono giunte le pattuglie della Digos sul posto che stanno indagando sull’accaduto. Non si escludono, anzi la pista è molto più di una semplice ipotesi da prendere in considerazione, collegamenti tra gli autori del gesto odierno e quello accaduto sabato alla candidata alle regionali per il Pd.

È certo, invece, che chi ha agito lo ha fatto rivendicando (in maniera del tutto sbagliata e da condannare) il grido che si è elevato negli ultimi tempi a difesa degli ulivi salentini e contro l’eradicazione a tappeto di essi prevista dal piano Silletti per combattere il fenomeno della Xylella fastidiosa. Le “x” rosse, infatti, erano state realizzate con vernice rossa sui tronchi degli ulivi segnalati come infetti e per questo destinati all’abbattimento, proprio in seguito ai sopralluoghi della guardia forestale negli uliveti delle province di Lecce e Brindisi.



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