Aperta la nuova stagione espositiva al Must di Lecce con un grande ritorno, Valeri Tarasov

A Lecce un’importante mostra dell’artista russo Valeri Tarasov che torna nella città del Barocco e racconta, con il suo stile personale e inconfondibile, quella condizione umana sospesa tra spazio e vuoto in un infinito che tende la mano alla capacità riflessiva di ognuno di noi.

Nel Museo storico della Città di Lecce, dal 22 ottobre al 6 novembre, trovano spazio le opere di un artista russo che ha scelto la Puglia e i trulli per vivere. A tre anni dalla sua personale di pittura al Castello Carlo V, Valeri Tarasov torna a Lecce e porta in scena la sua Arte, scrivendo una bella pagina nella storia degli eventi culturali della nostra città.

Il tema della mostra dal titolo “Between space and emptiness” ossia “Tra lo spazio e il vuoto”  (leggi la presentazione della mostra della critica d'arte Maria Agostinacchio) esprime una visione dell’esistenza che, guardando verso l’orizzonte, immagina uno scenario senza confini dove lo spazio e il vuoto diventano linee, forme e colore e inducono alla riflessione.

Questa mostra si inserisce nel progetto Perduti nel Paesaggio, nel quale si sono confrontati anche altri artisti internazionali impegnati in una ricerca sul tema dell’identità e dell’esperienza. Aspetti questi, secondo il curatore della mostra, Toti Carpentieri, molto cari all’artista russo impegnato da sempre nel realizzare un racconto utilizzando immagini, forme, presenze figurali umane e non che rimandano ad un costrutto non meramente fisico ma tendenzialmente concettuale.

Un intervento dell’assessore al Marketing Territoriale, Turismo e Spettacoli, Luigi Coclite, focalizza l’attenzione sui quadri di Valeri Tarasov che emozionano e conquistano il pubblico perché trasmettono una bellezza vera e profonda.

Al Sindaco Paolo Perrone che incontriamo durante la serata inaugurale della mostra, chiediamo cosa significhi per Lecce ospitare Valeri Tarasov.
'Valeri è un artista che sentiamo nostro per il fatto che vive in Puglia ed ha un forte legame con la Puglia e soprattutto con la nostra città. Tarasov che ci ha conquistati già tre anni fa con la sua prima mostra “Habitat & Dis-Habitat” torna a Lecce dopo importantissimi appuntamenti in tutto il mondo e coniuga la sua Arte con la bellezza dei nostri spazi espositivi che sono eredità del nostro passato e vanto della nostra città'.
Una Lecce sempre più culturale. Quali le prospettive per il futuro?
'Esiste, di fatto, un’effervescenza culturale molto spiccata in questa città che va indubbiamente favorita e spetta a noi creare le condizioni affinché artisti come Tarasov possano trovare spazio in una Lecce ama l’Arte e che in questi anni ha messo a disposizione luoghi diventati contenitori ideali capaci di diffondere un progetto culturale che ci è molto caro'.

A Valeri Tarasov chiediamo come si è sentito accolto da Lecce.
'Indubbiamente noi artisti siamo spesso guardati con sospetto quando arriviamo in una città sia da chi governa la città sia dagli operatori culturali. Qui a Lecce non posso dire che sia accaduto niente di simile. Piuttosto mi sono state aperte tutte le porte e io devo ringraziare questa città che oltre alla bellezza e la storia che ha, possiede anche una profonda sensibilità e dimostrazione ne è aver messo a mia disposizione uno spazio di una bellezza indescrivibile e ricco di storia come è il Must'.

A cura di Tiziana Protopapa



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