Da oggi a Nardò, nelle sale del Castello Acquaviva D’Aragona, la mostra permanente di Bodini

Vivere in un incantesimo questo il titolo della mostra a cura di Antonio Minelli che inaugura la mostra permanente con fotografie, documenti, articoli e scritti di Vittorio Bodini, un poeta e scrittore tra i più originali del Novecento.

Il Castello Acquaviva D’Aragona, in piazza Cesare Battisti, dedica un’area (al piano terra) all’esposizione permanente visiva e multimediale sulla produzione letteraria e la vita di Vittorio Bodini, poeta e letterato, considerato uno tra i più importanti interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola (Lorca, Cervantes, Salinas, Rafael Alberti, Quevedo). Il Castello è già sede del Centro Studi Vittorio Bodini.
 
Il vernissage è in programma oggi, venerdì 4 agosto, alle ore 19 per la mostra Viviamo in un incantesimo, a cura di Antonio Minelli, promossa dal Centro Studi Vittorio Bodini, con il patrocinio dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia e del Comune di Nardò, in collaborazione con il Comune di Lecce, la Provincia di Lecce, l’Università del Salento, l’Associazione Forme di Terre e Besa Editrice.
 
Interverranno Pippi Mellone, sindaco di Nardò, Loredana Capone, assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Francesco Plantera, assessore alla Cultura del Comune di Nardò, Valentina Bodini, presidente del Centro Studi Vittorio Bodini, Antonio Lucio Giannone, responsabile del comitato scientifico del Centro Studi.
 
Nel corso della serata Antonio Minelli (attore e curatore della mostra) e Maria Teresa Pano (dottore di ricerca Università del Salento) leggeranno poesie e brani di prosa di Bodini, con le musiche di Eleonora Fullone (violoncello) e Angela Bevilacqua (sassofono).
 
Il percorso intende ricostruire la vita e le opere del poeta attraverso le immagini e le testimonianze più incisive del suo percorso pubblico e privato, che ha contrassegnato alcuni dei più importanti capitoli della cultura italiana e internazionale. In mostra immagini significative della sua vita, della produzione letteraria e delle relazioni culturali, stampate su diversi materiali e suddivise in sezioni differenti.
 
Uno degli elementi principali dell’esposizione è inoltre costituito dagli articoli scritti dallo stesso Bodini e da pagine di riviste e giornali italiani e stranieri che gli hanno riconosciuto la fama di autore, traduttore e poeta a livello nazionale e internazionale. A queste si aggiungono le riproduzioni digitalizzate e ottimizzate di scritti e dediche dei più grandi autori del Novecento italiano (Zavattini, Pasolini, Spaziani, Quasimodo, Ungaretti).
 
La mostra sarà aperta al pubblico secondo il seguente calendario: 7 e 21 agosto, dalle 17 alle 19; 8, 10, 17, 22 e 24 agosto, dalle 10 alle 13; 9, 11, 16, 18, 23 e 25 agosto, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19; dal 28 agosto, lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13.
 



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