La voce di Emily a Italia’s Got Talent:’Grande emozione, orgogliosa di me stessa’

Emily De Salve, prima transgender in Italia ammessa e diplomata al Conservatorio di musica, ha ottenuto quattro ‘sì’ dalla giuria di Italia’s Got Talent. La redazione di Leccenews24.it è riuscita ad intervistarla a pochi giorni dalla puntata andata in onda sul canale TV8.

Ciao, io sono Emily De Salve, la prima transgender ammessa in Italia ad un Conservatorio di musica, diplomata col massimo dei voti e la lode ”. C’è tanto orgoglio in queste parole. E, forse, anche un filo di rivincita personale. Occhi lucidi, ma fieri; di sé stessa, di quanta strada abbia percorso per giungere alla ribalta nazionale in un format televisivo dall’audience invidiabile. Lei “semplicemente Emily” – come ama presentarsi – è stata tra le protagoniste indiscusse dell’ultima puntata di Italia’s Got Talent, andata in onda su TV8 la scorsa settimana. Leccese, cantante lirica professionista, ha ottenuto ben quattro “Sì” nella sua prima esibizione (intonando la parte di Leporello, del “Don Giovanni”, che è un baritono) dai giudici del talent. Parliamo di Claudio Bisio, Luciana Littizzetto, Nina Zilli e Frank Matano. Il motivo della partecipazione? “Avendo avuto molte difficoltà nella vita, vorrei far capire a tutte le persone che da transgender si può fare anche altro”. Frase – pronunciata in occasione della messa in onda – che colpisce allo stomaco i pregiudizi, le dicerie, i costrutti mentali anacronistici e privi di empatia. Ebbene, la redazione di Leccenews24.it è riuscita ad intervistarla a pochi giorni dalla sua uscita in Tv.
 
Emily, che emozione hai provato cantando davanti ad un pubblico televisivo nazionale?

«L'emozione più forte l'ho avuta nel calcare il palcoscenico del Teatro degli Arcimboldi di Milano, un teatro nato per sostituire la scala ai tempi del restauro inaugurato con “La Traviata” di Giuseppe Verdi, diretta dal grande Riccardo Muti. Una platea enorme con oltre duemila persone attente ad ascoltarmi che mi ha riservato molto calore».
 
Quale dei quattro giudici di Italia’s Got Talent hai apprezzato maggiormente?
 
«Sicuramente Luciana Littizzetto, che ha canticchiato il mio brano per tutta l'esecuzione. Dovete sapere che si è laureata con una tesi sulla storia del melodramma, quindi chi meglio di lei conosce l'opera».  
 
Appena finita la tua esibizione, sentendo gli applausi del pubblico, a cosa – o a chi – hai pensato?       
 
«In realtà ho pensato poco agli applausi. Dopo ore di tensione e attesa non vedevo l'ora di cantare e l'ho fatto con una carica incredibile, anche se sono rimasta delusa dal montaggio per i troppi tagli eseguiti. Comunque una grande emozione!».
 
Sei la prima transgender italiana ad aver conseguito un diploma di conservatorio. Per te è un motivo di orgoglio?
 
«Sì, precisamente sono la prima transgender in Italia ammessa e diplomata con lode in un conservatorio di musica, per l'esattezza il “Tito Schipa” di Lecce, oltre che ad essere la prima ad aver calcato il palcoscenico di un teatro d'opera. E, inoltre, la prima ad essersi esibita in varie chiese con un grande successo di pubblico e di critica. Ciò dimostra che davanti alla professionalità e serietà di una persona i pregiudizi cadono».
 
Cosa ti hanno detto amici, parenti e anche colleghi del Conservatorio “Tito Schipa” dopo averti vista in TV?

«Ricevo continue mail e messaggi di complimenti e cerco di ringraziare tutti. I miei amici sono sicuramente molto felici di questa mia performance in tv ed ho tutto il loro sostegno».
 
Cosa conservi di questa esperienza? E cosa invece vorresti cancellare?

«Di questa esperienza conservo il ricordo di aver conosciuto persone molto disponibili e sensibili nei miei confronti, anche se in teatro – durante la registrazione – è stata veramente dura. Quindici ore di attesa per una cantante d'opera sono veramente troppe ma io non ho ceduto. Mi sono arrabbiata solo successivamente».

Quanto è stato importante l'appoggio della tua famiglia in una competizione così conosciuta dal pubblico televisivo?

«Sono sempre stata sostenuta dalla mia famiglia, soprattutto da mia mamma e mia sorella, che mi adorano e mi hanno aiutata nei momenti difficili, facendo il tifo per me consapevoli della forza di volontà che da sempre mi contraddistingue».



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