Needle Time: inaugura oggi a Palazzo Vernazza la personale di Gianfranco Basso

La personale di Gianfranco Basso inaugura oggi, 9 settembre, e sarà visitabile fino al 24 a Palazzo Vernazza. Ingresso libero e gratuito.

Needle Time: è tempo del ricamo, è lentezza dell’agire, è intimità con l’idea, è seguire il filo delle emozioni NEEDLE TIME è la personale di Gianfranco Basso curata da Carmelo Cipriani e promossa dall'Associazione Culturale “De la da mar. Centro Studi sulle Arti Pugliesi” di Lecce e patrocinata dall'Assessorato all'Industria Turistica e Culturale, gestione e valorizzazione dei Beni Culturali della Regione Puglia e dal Comune di Lecce.

Gianfranco Basso, leccese, non ha scelto subito il suo mezzo espressivo. Formatosi l’Accademia di Belle Arti di Roma, nel 2015 ha avviato una collaborazione con lo Studio Arte Cannaviello ed è stato scelto da Alberto Dambruoso, direttore artistico de “I Martedì Critici”, per partecipare al progetto di residenza artistica BoCS Art a Cosenza. Nel 2012 ha ricevuto il premio della critica alla “I Biennale Internazionale – Città di Lecce”, mentre nel 2016, sempre nel Salento, ha vinto il Premio di pittura intitolato al grande paesaggista Giuseppe Casciaro. È stato tra i finalisti al Premio Arte Cairo Editore, al Celeste Prize 2015 e al DonkeyPrize III. Molte le mostre all'attivo. Tra le ultime “In-Perfectione”, collettiva allestita nel 2016 nell'ex convento dei Domenicani a Ruvo di Puglia e “Momentum”, personale del 2016 presso Loft Gallery Spazio Mater a Roma.

Di recente ha esposto le sue opere a Pechino. Vive e lavora tra Lecce e Roma. Sperimentatore multiforme ha sempre indagato il rapporto tra spazio e figura sia nella dimensione fotografica, bidimensionale che plastica tridimensionale. E la scelta del ricamo come cifra linguistica, non tradisce le premesse: inserisce il filo, una linea disegnativa non immediata ma meditata ed emozionale su supporti molteplici, vuoti o grafici, floreali, abitati o asettici, recuperando la ritualità del tempo, dell’attesa del completamento, della fragranza del manufatto. Il filo, il tessuto, l’ago sono legati a mezzi espressivi del mondo femminile di cui Basso recupera la cadenza ora conviviale e condivisa, come nei ricordi di donne meridionali, ora solitaria nell’eterna attesa di Penelope. Un recupero interiore ed esplicito in cui l’artista si relaziona con delicatezza ma al contempo con riconoscibile unicità, ora rilevando plasticamente il punto, ora nascondendo l’azione nella trama.

La mostra a Palazzo Vernazza è visitabile dal 9 al 24 settembre a ingresso libero e gratuito, dal lunedì al giovedì dalle 17 alle 21, dal venerdì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 21.

di Maria Agostinacchio

 



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