Giornata informativa sulla vulvodinia, convegno a Lecce

Si terrà sabato 23 giugno presso l’Hotel 8+ di Lecce dalle 9.00 il convegno informativo che vedrà gli interventi di numerosi medici e operatori impegnati nel settore della cura e della prevenzione al femminile.

L ’evento dal titolo “Vulvodinia dalla diagnosi alla cura” è promosso dall’Associazione “Centro Pugliese di Sessuologia Scientifica di Lecce” ed è rivolto sia ai professionisti della salute – quali medici, fisioterapisti, ostetriche, osteopati, psicologi, sessuologi, health coach – che alle donne che intendono informarsi su questa patologia.

Aprirà i lavori il dott. Antonio Perrone primario ostetricia e ginecologia ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Si parlerà di Vulvodinia o Sindrome Vulvo-Vestibolare una patologia che interessa l’area genitale femminile esterna (area vulvare), una neuropatia delle piccole fibre nervose spesso unita a contrattura muscolare pelvica. Non è un’infezione e, nonostante colpisca ben il 16% della popolazione femminile italiana (circa 4 milioni di persone in tutte le fasce di età), ancora oggi è poco conosciuta.
Modera l’evento l’urologo Gabriele Alberto Saracino.

Interventi

  • Dario Caliandro, ginecologo inquadramento clinico e diagnostico
  • Francesca Corchia, psicologa sessuologa Epidemiologia delle disfunzioni da dolore pelvico e risvolti psicologici
  • Tatiana Bisanti, ginecologa- approccio farmacologico alla terapia delle vulvodinie
  • Licia Zippo, fisioterapista Fisiopatologia del dolore pelvico cronico e riabilitazione
  • Anna Fulvio, fisioterapista dolore pelvico e stimolazione magnetica funzionale.

Un approccio cognitivo-comportamentale sarà relazionato da Azzurra Carrozzo, psicologa sessuologa; Maria Grazia Gabrieli, nutrizionista vulvodinia e sindromi correlate parlerà della terapia alimentare; Valentina Pironti ,ostetrica, parlerà delle strategie di cura e prevenzione.

Chiuderà i lavori la testimonianza di Maria De Giovanni presidente dell’Associazione Sunrise Onlus.

Obiettivi del CEPSS

Tra i traguardi da raggiungere vi sono la diffusione della conoscenza di questa patologia e offrire alle donne che ne soffrono l’opportunità di intraprendere il corretto percorso terapeutico, informare il grande pubblico, specialisti compresi, secondo la logica per cui la prevenzione è la miglior cura per la vulvodinia è fondamentale.

lo staff del Cepss

“E’ una patologia complessa caratterizzata da dolore cronico localizzato nell’area vulvare, che compromette tra l’altro l’area pelvica, una situazione che incide negativamente nell’andamento della giornata, poiché la donna viene lesa nella sua intimità piu’ riservata. Solo attraverso la coordinazione di una equipe multidisciplinare si possono ottenere grandi risultati” spiega la fisioterapista Licia Zippo.

“La donna affetta da vulvodinia -continua Azzurra Carrozzo sessuologa e psicologa – si sente quasi beffeggiata della sua condizione dolorante che la porta a estraniarsi e addirittura a soffrire in silenzio per paura di esprimere le sue sensazioni”.

Sull’argomento interviene Francesca Corchia, psicologa e sessuologa “l’importante è individuare quanto più precocemente il problema per poterlo trattare, sia dal punto di vista clinico medico che da quello psicologico per restituire alla donna la sua dignità ottimizzando qualitativamente il benessere personale”.

Quello di oggi è solo un primo step che l’associazione CePSS intende fornire, in seguito vi saranno altri incontri sul tema, per qualsiasi informazione e supporto tutti gli specialisti sono a disposizione presso la sede di via Pordenone 4 a Lecce, oppure scrivendo al sito www.cepss.it.

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