​Formazione e giovani: il comune di Gallipoli aderisce al bando ‘Erasmus+’

Un investimento collettivo su 30 giovani gallipolini per offrire loro competenze professionali. É questo l’obiettivo di ‘Gallipoli-Kale polis, Città Bella’. Il sindaco Minerva: ‘Promuovere l’occupazione giovanile accrescendo la formazione professionale’.

Un investimento collettivo su 30 giovani gallipolini per offrire loro competenze professionali. É questo l'obiettivo di "Gallipoli-Kale polis, Città Bella". "Gallipoli-Kale polis, Città Bella" é questo il nome della proposta progettuale con il quale il comune di Gallipoli aderisce al bando europeo Erasmus+ grazie anche alla collaborazione dell'associazione BXL EUROPE di Bruxelles, cui é affidato il compito della stesura e della supervisione del progetto. Il progetto presentato intende offire la possibilità di svolgere un tirocinio professionale all’estero e si rivolge a 30 giovani neo-diplomati da non oltre un anno (diplomati nel 2017 e nel 2018), presso Istituti Alberghieri ed Istituti di Servizi Turistici della zona e residenti nel comune di Gallipoli.

“Con tale azione si intende promuovere l’occupazione giovanile – commenta il sindaco della Città Bella, Stefano Minerva – accrescere la formazione professionale attraverso un percorso di apprendimento pratico volto a sviluppare competenze specifiche per valorizzare il proprio background professionale, in linea con il rinnovato programma di mobilità Erasmus+ e la strategia EUROPA 2020 per migliorare le competenze professionali e stimolare lo sviluppo delle risorse umane”.

Dovesse essere approvato, "Gallipoli-Kale polis, Città Bella" offrirà una borsa di mobilità, della durata di tre mesi, a copertura delle spese di vitto, alloggio, viaggio e assicurazione medica, per 30 diplomati che effettueranno uno stage all'estero a scelta tra Bruxelles, Berlino, Siviglia o Malta. Tra gli obiettivi del progetto c'è senz'altro la valorizzazione del background personale e professionale dei partecipanti mediante l’apprendimento di competenze specifiche ed il miglioramento delle lingue straniere che favoriscano il loro inserimento nel mondo del lavoro.

di Mattia Chetta

 



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