Garanzia Giovani, la task force pubblico-privato contro la disoccupazione

Presentata ieri a Bari, nella Sala degli Affreschi dell’Università, NeetWorkPuglia, la prima associazione temporanea di scopo attuatrice del progetto che si rivolge ai giovani che non studiano e non lavorano.

In Europa, in Italia e in Puglia sono milioni i giovani che non solo non hanno un lavoro ma hanno anche perso l’entusiasmo e la legittima aspettativa di cercarlo.

Con un termine elegante si chiamano Neet (Not In Employment, Education or Training), cioè ragazzi e ragazze che non sono occupati, non sono studenti e non sono nemmeno coinvolti in alcuna attività di formazione.

È a loro che si rivolge il programma “Garanzia Giovani”, a tutti quei giovani, insomma, di età compresa tra 15 e 29 anni, che hanno assolto l’obbligo di istruzione e formazione, che non sono iscritti né a scuola, né all’Università, né a corsi di formazione e, ovviamente, non lavorano.

A dare risposte a questa comunità di persone è un’autentica task force che, a livello regionale, vede insieme organismi pubblici ed enti privati che si sono costituiti in Ats (Associazione temporanea di scopo) per dare risposte concrete e non più procrastinabili.

In Puglia al momento sono attive 8 Ats e tre sono ancora sub-iudice: insomma, un esercito di organismi che si è dichiarato disponibile a dare una mano a tutti i giovani per provare ad abbattere il muro della disoccupazione.

Ecco perché per molti Garanzia Giovani non è l’ennesimo progetto da mettere in campo, ma probabilmente l’ultima vera e grande occasione da cogliere al volo.

Caratteristica del programma è, infatti, quella di dare ai giovani la “garanzia” di essere introdotti nel mondo del lavoro al termine di un percorso formativo che segue un bilancio di competenze effettuato dai centri per l’impiego (Cpi) in maniera puntuale al termine di colloqui face to face o, eventualmente, anche di gruppo.

Prima di tutto, però, bisogna iscriversi al programma e lo si può fare attraverso la compilazione di una schermata video sul portale web www.sistemapuglia.it, o www.garanziagiovani.gov.it.

Al termine dell’iscrizione, i giovani saranno chiamati dai centri per l’impiego di riferimento che dovranno valutare, attraverso un colloquio mirato, come dicevamo, la distanza di ciascun disoccupato dal mercato del lavoro. Questa distanza può essere  bassa, media, alta, molto alta.

A questo punto si tratterà di scegliere una Ats a cui affidarsi (le Ats, quindi, saranno in competizione tra loro) per formarsi e provare a ridurre il gap dal mondo del lavoro.

Ma ecco che interviene la vera novità di questo progetto: dal momento in cui il giovane sceglie la Ats per la definizione del proprio PAI (Piano di azione individuale), entro soli quattro mesi (sì, 4 mesi!) sarà chiamato ad iniziare il suo percorso nel mondo del lavoro, cristallizzato in un rapporto contrattuale.

Solo in caso di buon esito del percorso gli enti che hanno erogato la formazione si vedranno riconosciuto un bonus, altrimenti saranno chiamati in prima persona a rispondere del mancato successo.

Nella giornata di ieri, presso la sala degli Affreschi dell’Università “Aldo Moro” di Bari, è stata presentata la prima Ats costituitasi: si chiama “NeetWorkPuglia”, con il Consorzio Consulting di Noci come ente capofila e costituita da 24 organismi di formazione , 13 soggetti di intermediazione al lavoro, 4 distretti produttivi pugliesi, 5 organizzazioni datoriali e numerose altre associazioni, imprese no-profit, soggetti pubblici e privati che si occupano di orientamento tra i quali istituti scolastici, università, centri informagiovani e organizzazioni sindacali.

A presentare il progetto davanti ad una vasta platea il direttore di Consorzio Consulting, Giovanni Schiavone.



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