Operatori degli Impianti Termoidraulici, Scuola Edile Lecce conclude un nuovo percorso formativo

‘Si entra ragazzini, si esce uomini’, così hanno commentato i ragazzi partecipanti al corso organizzato da Scuola Edile Lecce nel campo della termoidraulica. La pratica e la giusta formazione sono la chiave di volta per entrare nel mondo del lavoro anche da giovanissimi.

‘’Siamo ragazzi molto più maturi di quelli che eravamo prima’’ ha dichiarato uno fra i dieci ragazzi che,  ieri, 30 maggio 2016, ha conseguito una qualifica nel campo termoidraulico. Il convegno si è tenuto nella scuola edile di Lecce, fondata nel 1986, che offre corsi di formazione per operai e tecnici della durata di circa tre anni.

A testimoniare le competenze acquisite dai ragazzi sono stati il direttore della scuola Sandro Russo e il vicepresidente Donato Congedo, i quali non solo hanno ringraziato coloro che consentono lo sviluppo delle attività, ma, attraverso l’impegno costante degli allievi, hanno dimostrato quanto la fatica porti a risultati soddisfacenti.

In Puglia uno studente su quattro lascia la scuola e, infatti, molti giovani dai quattordici ai diciotto anni non sono inseriti in alcun percorso formativo, ovviamente a discapito del loro futuro.

Nel mondo dell’occupazione il 50% degli impieghi richiede medi livelli di qualifica, il 30% necessita di alti titoli mentre, solo il restante 20% offre lavoro anche a coloro con inferiori gradi professionali.

Al giorno d’oggi le imprese edili rappresentano una risorsa per il territorio nazionale: si registra, infatti, un aumento delle imprese impiantistiche e dei ragazzi desiderosi di apprendere le varie tecniche del mestiere.

Nel 2003 si annovera un numero di circa 3.000 ragazzi iscritti ai corsi della Scuola; attualmente la cifra dei membri è aumentata,  raggiungendo circa il 16.000 dei partecipanti nei percorsi triennali. A riguardo, i partecipanti al corso potranno accedere alla borsa lavoro, uno strumento utile per trovare lavoro.

La scuola e i suoi percorsi formativi incide profondamente sulla persona,  valorizzandone l’identità al fine che l’interesse del ragazzo venga stimolato per potersi orientare all’interno del mondo professionale, coinvolgendo anche le famiglie. Inoltre, gli allievi hanno bisogno di sentirsi protagonisti poiché è il protagonismo che aiuta a far la differenza. È l’ascolto che predomina durante la loro formazione,  perché esso è una forma di sostentamento, utile ad esternare la parte migliore della personalità.

Dal Convegno conclusivo utile alla diffusione dei risultati del percorso formativo, è emerso che sono del tutto differenti le metodologie didattiche poiché il docente diviene una guida che scende dalla sua posizione di superiorità e si pone allo stesso livello dei ragazzi. Infatti, il modo di educazione non è quello delle tradizionali scuole superiori perché il ragazzo deve essere al centro delle attenzioni e sentirsi importante al fine di raggiungere, assieme all’aiuto dei tutor, i traguardi e gli obiettivi prefissati. Il giovane necessita di acquisire nozioni attraverso l’uso delle mani e la pratica.

A tal proposito il dirigente dell’istituto Scarambone di Lecce, Raffaele Capone, afferma che il mondo del lavoro non ha bisogno di elevati titoli di studio, ma di mano d’opera e di persone che sappiano interagire con la classe lavoratrice.

Fra le novità, la Regione Puglia offre un quarto anno sperimentale che consente di acquisire un ulteriore qualifica come conduttore di impianti termici al fine che di considerare maggiormente l’aspetto energetico. E’ possibile anche il rientro scolastico per coloro che hanno conseguito la qualifica.

Alla crescita professionale e individuale non c’è mai limite. E questo Scuola Edile Lecce lo sa bene.
 
di Désirée Spedicato; Sara Puscio; Letizia De Leo



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