I grandi del calcio leccese: Claudio Luperto

Leccenews24 per l’inizio del nuovo campionato di calcio del Lecce dedica ai suoi lettori un excursus su tutti coloro che hanno fatto grande il calcio nel Salento. Giocatori e allenatori di calcio, grandi e meno grandi, titolati e non, con carriere lunghe o apparizioni fugaci

Troveremo i miti e le leggende. Dal più anziano e pioniere dei leccesi nel grande calcio, Mimmo Renna, al campione del mondo e pluriscudettato Franco Causio, da giovani promesse come Claudio Luperto, a giocatori simbolo di un’epoca come Sergio Brio e Pasquale Bruno, passando per Mario Russo, Aldo Sensibile, Fernando Scarpa, Pinuccio Greco, Totò De Vitis, Gianluca Petrachi, Checco Moriero, Gigi Garzya, Roberto Miggiano, Dario Levanto, Robertino Rizzo, Primo Maragliulo, Francesco Mileti e tanti altri.

Oggi parliamo di Claudio Luperto, detto anche il sinistro di Dio.
 
Tutti ricordano le figurine dei calciatori Panini nella stagione 1985-86. Era il primo anno del Lecce in serie A e a vestire la maglia a strisce orizzontali gialle e rosse c’era anche lui, un giovane ormai dal talento dichiarato e indiscusso: Claudio Luperto, ottima mezza punta, dai piedi più che buoni che si era già distinto negli anni precedenti della serie B, specie quelli trionfali con il tecnico toscano Eugenio Fascetti.

Per i tifosi del Lecce dei primi anni ’80 Luperto era un mito, un vero fenomeno, un giocatore sul quale tutti avrebbero scommesso fortune immense. In realtà la fortuna professionale di Claudio Luperto ebbe il suo punto di maggiore lucentezza proprio a Lecce nell’unica stagione di serie A disputata dal giocatore leccese.

Dopo la retrocessione del 1986 e il ritorno del Lecce in B, Luperto fu ceduto al Genoa del presidente Aldo Spinelli, con i grifoni liguri che disputarono un ottimo campionato cadetto, guidati dalla panchina da Attilio Perotti e  che chiusero il campionato ad un passo dalla zona promozione. Anche l’anno dopo per Luperto ci fu l’occasione di disputare un campionato di serie B (sarebbe stato l’ultimo della sua carriera) ma questa volta in riva all’Adriatico a San Benedetto del Tronto.

Nella Sambenedettese di Angelo Domenghini Claudio Luperto fu titolare inamovibile e alla fine per una squadra che non poteva pretendere troppo arrivò una splendida salvezza. Il seguito della carriera di Luperto si svolse in serie C1 ad Arezzo, in C2 a Latina e poi fra i Dilettanti

Come allenatore fino ad oggi può vantare panchine fra i Dilettanti e importanti guide tecniche in settori giovanili diverse realtà sportive italiane.

Claudio Luperto è noto a Lecce per essere anche un imprenditore nel settore della ristorazione. Da anni è titolare di un locale molto affermato nel centro storico di Lecce, gestito insieme ad altre due vecchie glorie del calcio leccese, Marco Povero e Primo Maragliulo.

 



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