Il Salento Racing Team pronto a concepire il nuovo bolide, vanto dell’Ateneo salentino

E’ iniziata da qualche mese la ‘nuova era’ del Salento Racing Team, ovvero quella della progettazione della nuova monoposto. Appuntamento nel pomeriggio nel complesso Ecotekne per la presentazione del nuovo mezzo.

Se siete in Ecotekne, tra le Facoltà di Giurisprudenza, Ingegneria e Matematica, e sentite rombi di motore non spaventatevi perché dietro quei rumori c’è passione e se dovessimo sviscerare questa parola, la doppia “s” direbbe sicuramente “sogno” e “sorriso”. Già perché le ragazze e i ragazzi del Salento Racing Team lavorano così, con sorriso e in sinergia, inseguendo un sogno. Ci sarebbe anche la “e” di “eccezione” in quanto sono l’unica realtà all’interno dell’Università del Salento che mette in pratica ciò che gli allievi dell’ateneo studiano; sarebbero anche un “eccezione” poiché chi ama davvero il proprio lavoro può anche essere considerato un’eccezione in quanto la passione è l’ingrediente che può rendere anche la normale quotidianità di una sequenza di giorni lavorativi assolutamente eccezionale.
 
Nel SRT sono molti e suddivisi in vari gruppi di lavoro; c’è chi si occupa della comunicazione, chi si preoccupa di cercare sponsor, chi progetta, chi costruisce e così via. C’è anche chi coordina i lavori dei gruppi, spronandoli a fare meglio e ad intervenire in caso di “emergenza”.
 
'Il Salento Racing Team nasce nella Facoltà di Ingegneria dell’Università del Salento nel 2005
ci racconta Andrea Balestra, Team Leader con lo scopo di partecipare agli eventi Formula SAE; la stessa Formula, creata nel 1978 dalla SAE (Society of Automotive Engineers, ndr) ha lo scopo di mettere in competizione gli studenti universitari nella progettazione e realizzazione di una monoposto tipo Formula'.
 
Ciò ha un alto valore nell’iniziativa poiché gli studenti hanno l’opportunità di provarsi nell’attività progettuale, mettendo a frutto i concetti appresi nelle materie di studio dei vari corsi, ma non solo; diventa fondamentale, per la buona riuscita del progetto, il percorso realizzativo attraverso il quale i progetti, i calcoli e i disegni devono tradursi in componenti reali e funzionanti cercando di garantire alla vettura standard qualitativi e prestazionali.
 
'Per progettare una monoposto ci vogliono due anni e sono tre le fasi necessarie per la costruzione della vettura
– continua Balestra -. Si inizia con le linee generali di progettazione capendo ciò che deve essere modificato nella monoposto, periodo intenso che va da settembre a febbraio. Dopo di che si passa alla fase di progettazione della vettura stessa per poi collaudarla nella terza ed ultima fase'. Insomma un ampio spazio temporale che, guardando le altre università, diventa importante. Per una Università forte monetariamente il periodo necessario per la progettazione e costruzione della macchina è di soli 9 mesi.
 
Usano fondi dell’Università, non sono un’associazione e si definiscono, anche con un po’ di orgoglio, un laboratorio. Nei vari gruppi di lavoro le persone che hanno dimostrato impegno e costanza vengono premiati dando loro la possibilità di partire con la monoposto per quella che è la fase finale in cui ci si gioca tutto: la competizione.
 
Sulla costruzione della nuova macchina ne sapremo di più nel pomeriggio di oggi, alle ore 15 presso l’edificio “Angelo Rizzo”, aula Y1 della Facoltà di Ingegneria, dove ci sarà la presentazione del progetto SRT con la consegna dei diplomi agli studenti, degli attestati agli sponsor e della presentazione della SRT17, il tutto sotto la supervisione dell’ingegnere Paolo Carlucci, professore aggregato in Sistemi Energetici e dell’Ambiente presso la Facoltà di Ingegneria nonché titolare del progetto.
 
A cura di MATTIA ANTONIO CHETTA



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