‘Mani’, esce oggi il disco d’esordio della cantautrice Adriana Polo

Esce oggi, 10 luglio, il disco d’esordio della cantautrice Adriana Polo. Salentina d’origine, ha vissuto diversi anni a Bologna. Dopo due anni e mezzo, torna nel Salento, a Lecce. ‘Mani’ è una raccolta di brani scritti negli anni che racchiude le fasi importanti della sua vita.

Esce oggi “Mani”, il disco d’esordio della cantautrice Adriana Polo pubblicato dall’etichetta discografica Workin’ Label per la distribuzione I.R.D. Salentina d’origine, ha vissuto diversi anni a Bologna, tra vita universitaria e lavoro, si è successivamente trasferita a San Francisco dove ha iniziato a scrivere canzoni ispirate dai percorsi e dalle scelte intraprese. Dopo due anni e mezzo rientra al suo sud, a Lecce. Inizia a rivivere la sua terra, ad assaporarla, riscoprendosi diversa e lasciandosi stupire dagli odori e dai sapori, indossando sempre lenti diverse, per non lasciarsi sfuggire i dettagli.

“Mani” è una raccolta di brani scritti negli anni che racchiude le fasi importanti della sua vita. Ogni canzone segna un passaggio, una transizione. Adriana scrive quando le emozioni sono “a caldo” e non ancora definite, quando è nel vivo del cambiamento, come se volesse fermare in musica le impressioni, trasformandole in visioni, immagini più palpabili e comprensibili. Scrive con l’intento di coinvolgere l’ascoltatore con tutti i sensi, incluso il tatto, da cui il titolo “Mani”, che diventa parola chiave presente in ogni brano del disco.

Hanno collaborato alle registrazioni: Laura Francaviglia, chitarra e basso, anche arrangiatrice delle canzoni e Stefania Polo, voce dei cori e autrice del testo di Veste Ianca. Il viaggio e il cambiamento sono gli anelli che legano insieme le canzoni, ispirate dal piacere dell’andare ma anche del tornare e del sapersi soffermare in un luogo.

Nelle sue canzoni si diverte a cambiare punto di vista e prospettiva sulle cose per recuperare i dettagli, per essere presente e rivedere e assaporare la magia delle esperienze vissute. La lingua dei testi è anch’essa in movimento, alternando agilmente il dialetto salentino all’italiano. 
 



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