​’Troppo odio e rozzezza’, Al Bano abbandona i social e sbotta contro gli haters

Il cantante di Cellino San Marco ha deciso di prendersi una pausa dai social e di chiudere, almeno per il momento, le pagine Facebook, Instagram e Twitter. Il motivo? Semplice: le inaccettabili reazioni piene di odio, rozzezza e violenza.

Fare i conti quotidianamente con i leoni (o conigli) da tastiera che, nascosti dallo schermo del pc, si permettono di sentenziare e giudicare tutto, anche le cose più futili, è davvero troppo da sopportare anche per un altro Leone, quello di Cellino San Marco che con un post al vetriolo, pubblicato sui suoi profili ufficiali ha annunciato di voler abbandonare i social, almeno momentaneamente. Una pausa di riflessione dettata dalla campagna d’odio nei suoi confronti scatenata da qualche utente che, troppo facilmente si permette di offendere.
  
Insulti virtuali che Al Bano reputa “reali”, talmente tanto da decidere di chiudere Facebook, instragram e Twitter seguitissimi dai fan. È lo stesso cantante a spiegare il perché di questa scelta che ai più potrebbe sembrare troppo drastica in una lettera scritta di suo pugno e pubblicata prima di “sbattere la porta”: «I motivi sono evidenziati dalle assurde ed inaccettabili reazioni quotidiane piene di odio, rozzezza e violenza nei miei confronti e dei miei cari». Secondo alcuni l’ugola di Cellino ha voluto difendere la compagna Loredana Lecciso, presa spesso di mira da molti ammiratori che non sono mai riusciti a digerire la rottura con Romina Power.
  
Apertamente, invece, l’artista ha difeso l'architetto Elena Spiga "persona a me cara da quasi 40 anni" che «ha seguito con amore, dignità e verità il mio profilo e in tutti questi anni tutto ciò che ha scritto è frutto della mia voglia di verità.  Metterla in croce come hanno fatto i "nemici haters" è una ingiustizia che sgomenta la mia mente e la mia esperienza di vita»
  
Insomma, non basta più ad Al Bano il dantesco «Non ti curar di loro ma guarda e passa». «La vostra è una “Democrazia” senza quelle basi di umanità e signorilità a cui attingere quotidianamente — si leggeva nel post ovviamente non più visibile —. Lo scrittore William Butler Yets (è un refuso, si riferiva a Yeats, ndr) ha scritto: Non previsto, per mancanza di coraggio intellettuale, che il mondo divenisse sempre più feroce».
  
Ma è la conclusione quella che desta maggior stupore «I migliori hanno perso la Fede, mentre i Peggiori ardono di passione rabbiosa!!! Dopo un infarto, una ischemia, un edema alle corde vocali già sconfitto ci mancava solo questa guerra inutile, disgustosa e vergognosa! Peccato ma da lassù il Buon Dio guarda e Provvede con i Suoi tempi!». Amen.



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