Boomdabash e J-Ax insieme in un pezzo bomba. Online il videoclip de ‘Il solito italiano’

E’ online il videoclip di ‘Il solito italiano’, il nuovo singolo del collettivo salentino Boomdabash in collaborazione con J-Ax, per la regia di Mauro Russo di ‘Calibro 9’. Il brano è estratto dal quarto album della band Radio Revolution.

J-Ax non ha bisogno di molte presentazioni. Anche chi non ha avuto modo di seguire la carriera dello ‘zio’ più famoso di Italia ha cantato almeno una volta la sua «Maria Salvator», il brano in collaborazione con Il Cile più suonato e canticchiato in questi mesi, tanto da conquistare il titolo di tormentone dell’estate. Ma anche i Boomdabash non sono stati da meno: il gruppo, infatti, con «A tre passi da te», la canzone in cui compare la bellissima voce della salentina Alessandra Amoroso è riuscito a bissare il successo de «Il sole ancora» in collaborazione con The Bluebeaters.
 
Alessandro Aleotti, questo il suo vero nome del rapper e coach del talent ‘The Voice’ e la band, considerata dalla critica l’erede dei Sud Sound System hanno unito le forze e dato vita a «Il solito italiano». La canzone -che non è passata inosservata scorrendo la tracklist di Radio Revolution, il quarto cd collettivo salentino, – ha ora anche un video per la gioia dei tanti fan che non aspettavano altro. La clip per la regia di Mauro Russo di "Calibro 9", è scontato quasi dirlo, sta facendo incetta di visualizzazioni su Youtube collezionando quasi 9mila visualizzazioni a poche ore dalla pubblicazione.
 
Un pezzo bomba, "uno schiaffetto in faccia dato a chi dovrebbe svegliarsi" che, come commentano i Boomdabash, «Riporta alla mente l’immaginario dell'epoca di Joe Strummer e i suoi Clash, i primi a mischiare sapientemente il loro 'combat  rock' con lo ska ed il rocksteady" e  dipinge un quadro esaustivo dello stereotipo dell'italiano medio 2.0. l'italiano che dice di non essere razzista ma addita l’extracomunitario come unica ragione delle proprie sventure, che sbandiera ai quattro venti la propria incorruttibile onestà, ma con l’armadio colmo di scheletri; che alla fine, ignaro, finisce per essere classificato dal resto del mondo, appunto, come “Il solito italiano». 
 
Un pezzo che tocca temi drammatici e all'ordine del giorno come l'immigrazione e il sentire di una parte degli italiani sull'argomento, ma lo fa mettendo alla berlina proprio il finto buonismo de "il solito italiano" con una comicità demenziale, una satira pungente che dipinge l’essenza degli italiani, virtuosa e difettosa allo stesso tempo ma ostentata con orgoglio, ritraendo lucidamente le categorie di italiani più paradossali.

 



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