Parole su tela e modi di dire salentini per promuovere il territorio. Una moda ideata da Giusi Portaluri

Giusi Portaluri, presidente dell’Accademia dei volenterosi, ha pensato di promuovere il Salento creando parole di tela, modi di dire salentini cuciti su borse.

Il Salento è una terra unica e speciale, saperne cogliere l’essenza, far conoscere le meraviglie del nostro territorio, al di là dei nostri confini,è la chiave di volta per raggiungere il successo.

La sensibilità e la creatività del popolo salentino, spesso usate come fonte di ricchezza, sono doti storicamente riconosciute.

Lo sa bene Giusi Portaluri, presidente dell’Accademia dei volenterosi, salentina doc, amante della sua terra, tanto da pensare di promuoverla in modo insolito: nell’estate 2016 ha creato delle parole di tela, dei modi di dire salentini, cuciti su delle borse, termini ed espressioni tipiche che viaggiano oltre confine. “Mo’ vediamo”, il più richiesto, “Tante belle cose”, “Allora si”, “Potrebbe”, “Senza meno” sono termini tipici del parlato salentino cuciti su delle bag di tela realizzate a mano da artigiane locali.

Frasi possibiliste che trasmettono un messaggio, modi di dire estrapolati dal linguaggio nostrano, che permettono di carpirne lo stato d’animo e l’atteggiamento con il qualeil popolo tra i due mari si approccia alla vita.

Una linea di accessori, creata e registrata “Donna Giusi”, che parla del carattere degli abitanti di questa terra baciata e bruciata dal sole.

Un progetto dell’Accademia dei volenterosi, per promuovere un’attività di fundraising a favore di nuove iniziative della stessa associazione, che mira a far rinascere e far conoscere un idioma che tra inglesismi, parole contratte e straniere rischia di essere dimenticato anche dalle nuove generazioni.

Produzioni realizzate a mano da artigiani del luogo che invitano a riflettere sul valore del manufatto e sull’esigenza di ritornare alle proprie radici, per riappropriarsi, in un mondo sempre più globale e superficiale, della propria identità culturale.

Borse, che dal Salento, attraversano le diverse città italiane, indossate anche oltre confine, Ginevra, Spagna, New York, Giappone, Kenya, che parlano la nostra lingua.

Sui social è nata una moda: comprarle e farsi fotografare, in luoghi sempre nuovi o insoliti, con indosso le varie sacche, pochette o tracolle, un vezzo che Giusi condivide sulla pagina facebook “Borse donna Giusi”.

Le parole su tela rappresentative del 2018, sono: “Mena mè”, “Stammi Bene” e “Sto andando” delle esortazioni che indicano il tempo, un augurio o un saluto, usate in diverse situazioni e momenti. Le borse “Donna Giusi” hanno modi di dire per tutti i gusti e per ogni situazione, ognuno può scegliere quello più affine alla propria personalità o che meglio la rappresenta.

Le borse si possono già acquistare online tramite la Pagina Facebook ed Instagram “Donna Giusy”. Per promuovere a 360° la bellezza e la creatività dei salentini sono in fase di realizzazione, anche, bracciali, cappellini e collane, con gli intercalari e le espressioni della nostra lingua che più ci caratterizzano e ci differenziano.



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