E adesso tutti cercano i brani cantati da Ligabue alla Notte della Taranta

Beddha ci dormi, Ndo Ndo Ndo, Certe Notti e il Muro del suono. Su Youtube i videoclip dei quattro brani cantati da Ligabue alla Notte della Taranta numero 18 sono ricercatissimi.

Nel piazzale antistante all’ex convento degli Agostiniani è racchiuso il segreto del successo della Notte della Taranta. Ancora una volta, per la diciottesima, Melpignano piccolo comune della grecìa salentina che per 364 giorni l’anno conta poco più di 2mila anime ha abbracciato il mondo, facendo ballare una folla senza fine di persone che con le braccia alzate e con i tamburelli in mano hanno ballato i ritmi della tradizione salentina, rivisitati da Phil Manzanera (storico chitarrista dei Roxy Music e coproduttore dei Pink Floyd)  in chiave moderna, fino all’alba o almeno fino a quando il grande ragno di ‘luminarie’ che sovrastava il palco (splendida scenografia ideata dall’architetto Fabio Novembre e fatta brillare da 12mila lampadine griffate Marianolight) non si è spento.
 
E poco importa se qualcuno, dietro lo schermo, mentre seguiva la lunga diretta su Rai5 o su Twitter, ha storto il naso di fronte a determinate scelte artistiche come quella di escludere un classico come ‘lu rusciu de lu mare’. Ciò che conta, alla fine, è che la magia del rito collettivo si sia ripetuta: lo dimostrano i 200mila pizzicati dalle 32 canzoni in scaletta e che hanno reso quella del 2015 – dedicata a Sergio Torsello, storico direttore artistico della manifestazione, scomparso improvvisamente lo scorso aprile – neanche a dirlo, un’edizione da record.  
 
L’ospite più atteso era senza dubbio lui, Luciano Ligabue il primo nome ad essere annunciato da Manzanera, che nessuno si aspettava. Il rocker di Correggio è salito sul palco a notte inoltrata, poco prima dell'una e mezza, quando visibilmente intimorito ha iniziato a cantare in dialetto con il suo accento emiliano prima  «Ndo ndo ndo» poi «Beddha ci dormi», una serenata in cui la sua voce ruvida e profonda si è unita a quella sensuale e nostalgica di Alessia Tondo, la partner salentina con cui ha duettato. La tensione poi si è stemperata su il Muro del Suono e Certe Notti. 
 
In conferenza stampa Ligabue – che festeggerà a breve i 25 anni di carriera con una grande festa al Campovolo di Reggio Emilia – non aveva nascosto il suo timore a partecipare ad un evento simile per non essere, parole sue, come «un elefante in una cristalleria, come quello che arriva a fare chiasso», ma che la sua presenza sia stata un valore aggiunto per la kermesse lo dimostrano i video girati quella notte e postati su Youtube che, neanche a dirlo, sono diventati cliccatissimi.  Qualsiasi clip caricata sulla piattaforma di videosharing sfiora le 10mila visualizzazioni, alcune le superano addirittura a dimostrazione di come l’esibizione della rockstar emiliana abbia convinto tutti, ma proprio tutti anche i più scettici. 



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