​Forza Italia boicotta Raffaele Fitto. Dopo Napoli il «dispettuccio» si ripete anche a Milano

Stessa data, stessa ora, stessa città. Anzi questa volta le due manifestazioni di Forza Italia erano state organizzate guarda un po”™ contemporaneamente a Milano. Anche in questo caso, come a Napoli, Raffaele Fitto fa un passo indietro

È probabile che una prossima volta non ci sia e che questa sia l’ultima delle lamentele di Raffaele Fitto all’interno di Forza Italia. Già perché l’ex ministro magliese, senza pensarci due volte, insieme ad nutrito stuolo di parlamentari meridionali potrebbe armi e bagagli lasciare il partito degli azzurri e prendersi la ribalta della scena del centrodestra senza passare per le forche caudine di un partito che, ormai è appurato, quando può gli mette i bastoni tra le ruote.
 
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è una goccia d’acqua milanese. Infatti, proprio nel capoluogo lombardo è accaduto l’ennesimo pastrocchio organizzativo del partito del Cavaliere. Nella stessa data in cui Fitto avrebbe dovuto tenere un incontro del suo «Oltre le divisioni tour» gli azzurri hanno pensato bene di organizzare un’altra manifestazione di partito. La stessa cosa era accaduta qualche giorno fa a Napoli quando nella stessa ora e nella stessa data si sarebbero dovuti svolgere due eventi “azzurri” salvo poi un passo indietro del dell’ex governatore di Puglia che aveva rinunciato per «senso di responsabilità».
 
«Per la seconda volta – scrive in una nota Raffaele Fitto –  dopo la notizia di una mia iniziativa pubblica, giunge puntuale (stessa città, stesso giorno, stessa ora!) la convocazione di un altro appuntamento organizzato da altri colleghi di partito. Non intendo dare, in questo difficile momento, occasione per rappresentare il nostro partito diviso e rissoso. Ancora una volta, con pazienza e senso di responsabilità, decido di rinviare il mio appuntamento, per risparmiare ai nostri elettori uno spettacolo che non meritano».
«Da parte mia – conclude il magliese- continuerò a lavorare per il futuro di Forza Italia e del centrodestra, per programmi rinnovati, per l’emersione in tutta Italia di personalità dotate di idee, merito e consenso, e per un partito che sappia farsi forte dei suoi uomini e delle sue donne migliori».

Proprio l’altro giorno, dalla Calabria Fitto prevedendo il malumore all’interno del suo partito aveva tuonato «è cieco chi mi vede lontano da Forza Italia. Non rinuncio alle mie idee».  Sicuramente la battaglia è nel pieno del suo svolgimento ma chissà se l’ex ministro non cominci a chiedersi più e più volte se abbia ancora senso sprecare tante energie in un Partito che continua a non voler sentir parlare di successione e che non riesce a rigenerarsi dalla sua costola costitutiva.  A Napoli e a Milano Fitto ha abbassato il capo ma il suo rifiuto di combattere lungi dall’essere una resa appare a tutti gli effetti come una vera e propria dichiarazione di guerra. Adesso si potrebbe passare alla conta.