‘Riordino Sì, ma non così’, il sindacato italiano lavoratori di Polizia Cgil in protesta ai piedi della Questura

Il riordino delle carriere prevista dal recente decreto governativo non soddisfa le attese dei lavoratori di Polizia e il sindacato Silp Cgil protesta alle porte della Questura in viale Otranto. ‘Attendevamo da 20 anni ed ora chiediamo che le risorse vengano spese bene

Se ieri chiedevamo più risorse, oggi chiediamo che le risorse che già ci sono vengano spese bene (parliamo di circa un miliardo di euro. ndr). Il riordino licenziato dal Governo guarda ai vertici e non sana le sperequazioni e le difficoltà create dal precedente riordino del 1995. Il decreto Madìa tradisce molte attese e soprattutto non garantisce un prodotto sicurezza migliore per i cittadini”. Parla così Antonio Ianne, segretario provinciale Silp Cgil Lecce, nel corso del presidio organizzato ai piedi della Questura in viale Otranto.

Da sempre l’organizzazione sindacale denuncia problemi di organico, di mezzi e strutture inadeguati. L’attesa c’era tutta, l’attesa di un riordino interno che dopo 20 anni mettesse mano alle carriere per far funzionare meglio le forze dell’ordine e, contemporaneamente, dare più sicurezza ai cittadini. E invece, a detta delle OOSS e degli addetti ai lavori, l’attesa è stata tradita da un decreto considerato “assolutamente irricevibile, che ci penalizza ancora di più”.

“Soltanto in provincia di Lecce-  prosegue Ianne –  molte professionalità acquisite sul campo non vengono premiate e i colleghi non vengono adibiti alle mansioni più adeguate perché non è garantita la progressione di carriera. Siamo  forse l’unica categoria di lavoratori nelle Forze dell’Ordine  che vanno in pensione inquadrati nello stesso modo in cui sono stati assunti e questo è assurdo”.

Un agente – sostengono dal sindacato – deve avere la possibilità di progredire in carriera, non rimanere bloccato a vita perché non vi sono concorsi interni, così come avviene invece nelle altre categorie. “I titoli, i meriti e le professionalità di chi fa il poliziotto da una vita devono essere valorizzati, non depauperati” scrivono da Silp.

Oggi, a livello nazionale, il sindacato scende in strada per sensibilizzare le Istituzioni e chiedere che non venga sprecata l’ennesima occasione di far funzionare in modo più efficiente la Polizia di Stato.
Il decreto prevede la defiscalizzazione che dovrebbe permettere di compensare il bonus di 80 euro introdotto per i militari dal Governo Renzi e che a gennaio è stato congelato. Eppure, il quadro generale appare confuso, così come affermano i sindacati.

“Con una Polizia sempre più anziana, con una media di 47 anni e con 18mila poliziotti in meno in tutta Italia, in un contesto di esigenze crescenti in materia di sicurezza, un Riordino interno delle carriere malfatto rischia di compromettere ancor di più la nostra mission, che è quella di garantire la sicurezza dei cittadini” è l’amara conclusione di Silp Cgil.



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