Aquarius, il Comune di Trepuzzi difende la solidarietà al grido di “apriamo i porti”. L’opposizione: “rispetto anche per chi non la pensa così”

Il Comune di Trepuzzi ha sposato l’iniziativa di Arci Lecce “apriamo i porti”, ma la minoranza non ha condiviso né la scelta, né le parole del primo cittadino: “Chiediamo – dicono – una posizione più rispettosa dei diversi pensieri”

Il tema migranti continua a far discutere, anche con toni accesi. Dopo aver chiuso i porti italiani, negando all’Aquarius carica di migranti di raggiungere le coste dell’Italia, Matteo Salvini adesso è intenzionato a tagliare i finanziamenti destinati all’ospitalità dei richiedenti asilo per frenare chi ha fatto dell’accoglienza un business. E anche questa volta, ha usato i numeri per dimostrare che le sue non sono solo promesse: «La Germania garantisce 26 euro, l’Austria 23, la Polonia 20, la Francia 25. Significa che tagliare i costi è possibile» ha dichiarato.

La nave di Sos Mediterranée, intanto, ha levato le ancore e si sta dirigendo verso il porto di Valencia, scortata da due imbarcazioni italiane ella Guardia Costiera e della Marina militare. Per raggiungerlo ci vorranno almeno tre giorni di navigazione: l’arrivo è stimato tra sabato e domenica, condizioni meteo permettendo. In queste ore si è attivata una «gara di solidarietà» tra le città spagnole, disposte ad accogliere i migranti, mentre quelle italiane hanno accolto le manifestazioni di protesta per difendere il valore dell’accoglienza.

Da Milano a Napoli, da Roma a Lecce lo slogan è stato sempre lo stesso: «aprite i porti, restiamo umani». Nel capoluogo salentino è stata Arci ad organizzare un sit-in ai piedi della Prefettura a cui ha partecipato anche l’amministrazione Comunale di Trepuzzi,  tramite l’Assessora alle Politiche Sociali Lucia Caretto.

Una scelta che non è stata condivisa dalla minoranza consiliare che – in una nota – ha voluto ‘invitare’ il primo cittadino, Giuseppe Taurino – che non aveva nascosto la sua contrarietà alle decisioni assunte dal governo in merito alla questione della nave Aquarius – a non farsi portavoce dell’intera comunità.

«Il gruppo consiliare On Accendi Trepuzzi, unitamente al consigliere Scarpa per il Movimento Cinque Stelle chiede una posizione cauta e rispettosa dei diversi, legittimi, pensieri di tutti i cittadini rispetto ai quali noi, consiglieri comunali, abbiamo ricevuto mandato per l’amministrazione locale e non per la gestione delle problematiche nazionali», si legge.

«Sul tema riteniamo di poterci esprimere liberamente come comuni cittadini, senza farci interpreti di una intera comunità, libera di valutare questioni di risonanza nazionale e internazionale secondo idee e convinzioni personali» hanno concluso augurandosi che «il governo nazionale possa valutare l’annosa questione dei flussi migratori al fine di intraprendere il percorso migliore».



In questo articolo: