Perdere il proprio lavoro e trovarsi, già da adulti, a cercarne un altro rappresenta una realtà abbastanza diffusa nel nostro paese. Lecce, purtroppo, non viene esclusa da questa clamorosa spirale che la crisi lavorativa, ancor prima che economica, genera indistintamente. Argomento che viene ripreso dal candidato sindaco del centrodestra, Mauro Giliberti: “Non dobbiamo solo creare occasioni per i giovani ma anche piccole cooperative per dare opportunità di lavoro – e quindi anche di dignità – a persone in età adulta che hanno perso il lavoro e che vivono una situazione di profondo degrado e angoscia, molte delle quali senza alcun sussidio, altre con ammortizzatori sociali scaduti a causa della disattenzione della Regione Puglia (lavoratori ex Bat)”.
“La proposta di Mauro Giliberti mi sembra davvero molto interessante – ha osservato a Leccenews24.it Marcella Rucco, candidata al consiglio comunale di Lecce nella lista “Lecce Popolare” proprio a sostegno di Giliberti – poiché assume una duplica funzione. Da un lato, grazie alla costituzione di queste eventuali piccole cooperative, si garantirebbe una opportunità in più per coloro i quali si trovano senza occupazione. Un minimo di sicurezza economica ci vuole. Dall’altro, invece, tale modalità assolve una funzione squisitamente sociale, perché permette di ridare fiducia nella società, per la quale tornerebbe a sentirsi parte integrante”. “Un reinserimento nel tessuto urbano – conclude Marcella Rucco – dal valore educativo, oltre che visto nell’ottica del sostentamento”.
Giliberti, però, orienta il focus della discussione anche verso alti aspetti, tra i quali “assicurare a Lecce il giusto decoro individuando all’interno dell’Amministrazione comunale una figura a cui affidare il preciso compito di coordinare le attività di manutenzione e ripristino degli arredi urbani danneggiati o non funzionanti”. “Pali della luce pericolanti o spenti – continua –, pensiline dell’autobus, cestini portarifiuti divelti, aiuole pubbliche e fioriere danneggiate da atti vandalici o offese da degrado e incuria, panchine rotte, marciapiedi sconnessi… Ma anche segnali stradali sbiaditi, strade dissestate e canali di scolo delle acque piovane non efficienti”.
“Il degrado e l’indisciplina – conclude – influiscono sull’incolumità dei cittadini, i quali dovranno essere i primi protagonisti di un’interlocuzione costante tra Amministrazione e cittadinanza, grazie all'attivazione di un numero verde comunale di pronto intervento, in rete con il manager della sicurezza urbana”.
(Pubbliredazionale Elettorale)