Alloggi popolari, Perrone accusa la Regione

Abusivismo residenziale pubblico: Perrone accusa la Regione per non aver dato delle risposte in merito. Il Primo Cittadino di Lecce esplicita in una nota il suo disappunto.

Il sindaco del capoluogo salentino se la prende con la Regione rea, a suo dire, di non avere dato le giuste risposte sul problema dell'abusivismo residenziale pubblico: "nel nuovo ddl sull'assegnazione degli alloggi la regione non inserisce nessuna sanatoria per i cittadini in grave emergenza socio-economica" 

Il sindaco di Lecce Paolo Perrone accusa la Regione Puglia di non aver dato risposte in merito alla problematica relativa alle occupazioni abusive degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Il primo cittadino spiega attraverso una nota: “Nessuna risposta la Regione Puglia ha voluto dare alle mie richieste. Dimostrazione lampante ne è il Disegno di Legge numero 21 del 23 dicembre 2013, con il quale l'assessore regionale Angela Barbanente ha apportato delle modifiche alla vecchia legge numero 54 del 1984. La proposta di legge assegna maggiori poteri ai comuni in materia di assegnazione degli alloggi, certo. Più volte ho fatto però presente al governo regionale la necessità impellente di introdurre una sanatoria a favore degli occupanti abusivi "per necessità", cittadini cioè che versano in condizioni socio-economiche gravissime e che sono costretti ad occupare abusivamente gli alloggi per dare un tetto alle proprie famiglie".

Perrone rincara la dose: "Il riscontro, ovviamente, é stato negativo. Risultato? Non prevedendo, il ddl, la regolarizzazione di quei occupanti abusivi che hanno realmente bisogno di una casa, i comuni si troveranno nelle condizioni di dover affrontare l'emergenza abitativa a suon di sfratti proprio nei confronti di queste famiglie. A nulla serve, peraltro, il pannicello caldo dato ai comuni che possono assegnare gli alloggi agli occupanti abusivi per brevi periodi di tempo: questi, scaduti i termini, proprio per effetto della proposta di legge firmata dall'assessore Barbanente saranno di fatto esclusi da qualsiasi graduatoria".

Il sindaco infine conclude: "Mi chiedo: è per caso questa la politica regionale di assistenza ai bisogni primari del cittadino che tanto propagandano Vendola e la sua giunta? Ciò che la Regione dimostra è che non è neppure in grado di recepire le richieste degli enti locali, che altro non rappresentano che le necessità delle comunità pugliesi”.



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