‘Attilio ha fatto bene il suo lavoro e oggi ha chiarito tutto’ Perrone difende Monosi

All’indomani dell’esecuzione dei provvedimenti emessi dalla Procura di Lecce in merito alle vicende legate ai fondi destinati allo Sportello Antiracket e nel giorno degli interrogatori, il sindaco Paolo Perrone e Attilio Monosi parlano in conferenza stampa.

Convocazione urgente in questo sabato pomeriggio di metà maggio a palazzo Carafa. I fatti sono noti ed hanno scomposto in queste ore le carte sul tavolo della politica cittadina.
 
Dopo una mattinata fatta di interrogatori in Procura, il sindaco Paolo Perrone e l’ormai ex assessore comunale al Bilancio, Attilo Monosi, si sono seduti fianco a fianco per chiarire alla cittadinanza alcuni aspetti della vicenda.
Innanzitutto, Monosi ha toccato il tema dimissioni definendole “un atto di correttezza politica per non mettere in imbarazzo la maggioranza”.
 
“Sono qui per dare dignità e giustizia alla mia figura – ha sottolineato Attilio Monosi attuale candidato nelle liste a sostegno di Mauro Giliberti – L'inserimento in questa indagine è un errore e sono felice che oggi al mio fianco ci sia il sindaco”.
 
Qual è l’errore? È presto spiegato secondo Monosi “nel maggio 2013 i settori hanno disposto il pagamento – le risorse da stanziare c'erano – a una ditta che avrebbe dovuto avere i finanziamenti direttamente dal Ministero  invece che da noi.  Nel settembre 2014 siamo venuti a conoscenza che era un pagamento errato e ci siamo adoperati per fare sì che la ditta Saracino versasse le somme stanziate. Abbiamo provato a riottenere i soldi direttamente, in via amichevole, ma non ci siamo riusciti anche perché la ditta era in difficoltà economica. Abbiamo, quindi, dato il via all'azione legale per riottenere il denaro”.
 
Si arriva, poi, al 20 luglio 2016 in cui avviene il pagamento e il Comune rientra in possesso della somma. “Alla chiusura delle indagini mancano due elementi importanti – ribadisce l’attuale indagato – la delibera con cui intendiamo recuperare le somme e il documento che certifica il pagamento. Oggi davanti al gip e ai pm ho portato sia la delibera che la reversale di incasso e penso che l'interrogatorio sia andato molto bene”. E precisa “In caso venisse ritirato il provvedimento a mio carico da parte del Gip le mie dimissioni non rientreranno comunque”.
 
Successivamente ha preso la parola Paolo Perrone. “Attilio ha spiegato bene il senso del suo coinvolgimento, sono qui non perché gli sono amico o collega di partito, ma da sindaco sono convinto che abbia fatto bene il suo lavoro. Non sono tra quelli che grida alla Giustizia a orologeria, capisco che queste grosse inchieste si sa quando iniziano e non quando finiscono. Alla luce dell'ordinanza che ho letto e delle eccezioni sollevate, penso che la situazione sia stata chiarita”.
 
E ancora “E’ evidente che nel marasma generale e nella delicatezza della questione questa notizia abbia avuto una risonanza molto alta – afferma il primo cittadino – Mi auguro che l'indagine prosegua e che, se dovessero emergere irregolarità, non si facciano sconti. Ringrazio Attilio per aver rassegnato le dimissioni e, tengo a precisare, aveva dato anche la disponibilità a non candidarsi, ma a me e al partito è sembrata una ingiusta sanzione”.



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