C’eravamo tanto amati… Rocco Palese divorzia da Raffaele Fitto e torna da Silvio Berlusconi

Il chirurgo con la passione dei numeri lascia Direzione Italia e passa a Forza Italia. A darne notizia, con un post, Renato Brunetta Presidente dei deputati del partito azzurro.

Il passaggio di un politico da uno schieramento all’altro ormai non fa più notizia, ci siamo abituati, è cosa quasi quotidiana. Ma alcuni transiti fanno rumore, tanto rumore e lasciano il segno della frattura non soltanto di un rapporto politico ma anche e soprattutto umano.
  
È il caso della notizia del passaggio – o se vogliamo il ritorno – di Rocco Palese da Direzione Italia (a cui era approdato dopo la frattura tra Fitto e Berlusconi nel 2015) a Forza Italia. A darne notizia con un post Renato Brunetta, il presidente del gruppo dei deputati di Forza Italia.
  
Così si legge nelle poche righe su Facebook: ‘Forza Italia. Palese aderisce al Gruppo Azzurro a Montecitorio. Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, ha accettato la richiesta pervenutagli dall’onorevole Rocco Palese, vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera, di aderire al gruppo parlamentare Forza Italia di Montecitorio’.
  
Insomma, anche se la notizia era nell’aria, leggerla così fa sempre un certo effetto.
Palese e Fitto sono stati per 30anni la faccia diversa della stessa medaglia, complementari per certi versi. Impossibile immaginare l’uno senza l’altro. In Regione Puglia, sia all’opposizione che nei cinque anni di Governo Fitto a Palazzo Capruzzi a Bari, Rocco e Raffaele sono stati inseparabili.
  
Palese è noto per il suo stacanovismo, per la conoscenza maniacale di tutte le carte che gli passano davanti agli occhi, per la capacità di destreggiarsi tra numeri e leggi, al punto da ricevere la stima pubblica di tanti avversari politici, da Nichi Vendola al sindaco di Bari De Caro, che lo voleva come consulente, fino al pentastellato Alessandro Di Battista.
  
Poi il volo a Roma del medico salentino, dopo l’elezione in Parlamento, messo in posizione blindata ed eleggibile proprio da Raffaele Fitto,  la dimostrazione delle sue competenze al gotha di Forza Italia, lo strappo a malincuore con gli azzurri per seguire il magliese, amico di sempre. Ma alla fine Palese non ce l’ha fatta a sostenere il percorso di allontanamento progressivo di Fitto da Berlusconi e così ha scelto di tornare alla base, alla casa madre.
  
Un colpo forte per Fitto e per i fittiani… ma magari un posto in meno da sistemare per Direzione Italia alle prossime elezioni.
  
Ecco la carriera politica di Palese:
Dal 1990 al 1993 è stato vicesindaco di Acquarica del Capo e successivamente consigliere comunale.
  
Nel 1995 è stato eletto al consiglio regionale della Puglia, fino al 1997 è stato presidente della Commissione Sanità. Nel 1998 è stato nominato vicepresidente della giunta regionale guidata da Salvatore Distaso e assessore al Bilancio. Nel 1999 si è iscritto a Forza Italia e l'anno successivo è stato nominato vice-responsabile del dipartimento economico del partito.
  
Alle elezioni regionali del 2000 è confermato in consiglio regionale con 28.540 voti di preferenza, che lo rendono il più suffragato in Puglia e in Italia. Dal 2000 al 2005 è stato assessore al Bilancio e alla Programmazione per la giunta guidata da Raffaele Fitto.
  
Alle elezioni regionali del 2005, vinte da Nichi Vendola, si conferma come primo degli eletti tra i fittiani, con 28.489 voti di preferenza ed è poi stato nominato presidente del gruppo consiliare Pdl.
Candidato alla presidenza della Regione Puglia nelle elezioni regionali del 2010 è stato sconfitto dal presidente uscente Nichi Vendola, mantenendo l'incarico di capogruppo del PdL in consiglio regionale.
  
Alle elezioni politiche del 2013, è stato eletto Deputato della Repubblica ed ha ricevuto l’incarico di vice-presidente della Commissione Bilancio.
   
Nel 2015 ha lasciato Forza Italia per aderire ai Conservatori e Riformisti di Fitto. Da oggi fa ritorno alla casa berlusconiana.



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