«Candidati tu!», «No tocca a te». Valzer in Forza Italia e Michele Emiliano prepara la poltrona

Silvio Berlusconi rompe gli indugi e chiede a Luigi Vitali di candidarsi alla Presidenza della Regione Puglia ma l’ex parlamentare prende tempo, anzi chiede a Fitto di fare un passo avanti. Tramonta l’ipotesi Schittulli ed Emiliano si gode il balletto in FI

Non poteva essere diversamente. La Puglia è l’autentico scenario di guerra tra Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto. Le elezioni regionali sono soltanto l’occasione propizia, il momento decisivo per fare chiarezza, ovviamente a discapito di qualsiasi possibilità di vittoria del centrodestra che lascia così la strada inesorabilmente spianata alla vittoriosa passeggiata di Michele Emiliano, già in campagna elettorale dal giorno successivo al trionfo nelle primarie del centrosinistra di novembre quando ha letteralmente doppiato a consensi, Dario Stefano.
 
Non che l’ex Sindaco di Bari non fosse già di suo un avversario temibile per chiunque, ma almeno ci si aspettava una competizione ad armi pari con due candidati forti che se la sarebbero potuta giocare. E invece no, il centrodestra pare abbia scelto una tattica masochista e arriva a febbraio senza un nome condiviso. Francesco Schittulli, oncologo di grande fama nazionale non ce l’ha fatta a rompere il muro dei veti incrociati tra il Cavaliere e l’europarlamentare magliese.
 
Fitto si è intestardito nella battaglia unidirezionale per le primarie, pur sapendo che Berlusconi non gliele avrebbe mai concesse  mentre il capo si è sempre più convinto a mettersi di traverso alle manovre di colui che considera il principale degli avversari all’interno di Forza Italia per la sua volontà di non allinearsi al percorso tracciato dal partito con Renzi attraverso il famoso o famigerato Patto del Nazareno.
 
Schittutti, forse, avrebbe dovuto dimostrare più decisione, rompere gli indugi e candidarsi ugualmente cercando di raccogliere il consenso delle forze politiche presenti sul terreno elettorale, ma è chiaro che dichiarare guerra a Fitto nella terra di Fitto sarebbe apparso troppo azzardato.
 
Oggi Berlusconi ne tira fuori una delle sue dal cilindro e propone per Forza Italia la candidatura del tarantino Luigi Vitali, ex sottosegretario alla Giustizia in un paio di governi guidati dall’ex Cavaliere. Anche questa sarebbe una dichiarazione di guerra all’onorevole di  Maglie e comunque non raccoglierebbe l’unità del partito intorno a questa figura. Si va, insomma, in ordine sparso nel giorno in cui i grillini comunicano che con poco più di 500 voti su internet hanno scelto il loro di Candidato: è Antonella Laricchia, ventottenne laureanda in Architettura.
 
Vitali si schernisce e lascia il cerino acceso nelle mani di Fitto «Io non sono interessato alla candidatura. Perché non ti candidi tu, Raffaele?». Insomma, una battaglia a perdere che nessuno vuole combattere per la grande gioia di Michele Emiliano. 



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