Centro polivalente via vecchia Carmiano, Loredana Capone:«atti concreti e non solo parole»

Loredana Capone, consigliere comunale PD, apprende con piacere il passo indietro dell’amministrazione leccese sulla chiusura del centro polivalente di via vecchia Carmiano

Un passo indietro dell’amministrazione comunale circa la chiusura del centro polivalente di via vecchia Carmiano a Lecce; si tratta proprio di quel centro che, sino ad oggi, ha provveduto all’assistenza di cinquanta disabili, alleviando l’oneroso compito di cura delle famiglie. Notizia che il consigliere comunale PD, Loredana Capone, apprende con piacere.
 
L'amministrazione comunale avrebbe dovuto farlo da temposcrive Loredana Capone da quando, almeno, la Regione ha prescritto all'Ambito di modificare la programmazione delle risorse per ricondurre a legittimità l'azione amministrativa e, quindi, garantire il servizio”.

A dicembre del 2013 la questione era divenuta improrogabile ma è stata evidentemente sottovaluta, oppure, si era deciso di chiudere il centro – come effettivamente emerge dalla delibera n.1 del 27 gennaio 2014 – che addirittura spostava ad altri centri funzioni e risorse.

Delibera che non è stata mai comunicata alle famiglie – sostiene Loredana Capone – né alla Commissione servizi sociali tenutasi alla presenza dei genitori dei disabili la scorsa settimana, né è stata prodotta dall'assessore e dalla dirigente”.

Ora, dunque, famiglie e operatori attendono una risposta e per fortuna qualcosa sembra finalmente muoversi. “È chiaro, però, che non sono sufficienti belle parole spese per sedare gli animi in un momento di così grave emergenza, né tantomeno sono utili proposte che non siano verificabili e verificate nei tempi, nella disponibilità di risorse e nelle procedure”.

Insomma, per l’assessore regionale allo sviluppo economico non si tratta solo di stendere un pannicello caldo per tamponare la delusione e l'ira di tante persone disabili delle loro famiglie con una delibera – tipo quella proposta ieri nel coordinamento istituzionale – ma di adottare soluzioni concrete ed effettivamente realizzabili con le risorse disponibili o acquisibili indicando puntualmente il cronogramma.

Occorre un vero e proprio piano di attività che precisi le azioni da compiere, scandisca le fasi e la tempistica degli interventi e garantisca realmente il mantenimento in esercizio del centro. Un piano che consenta alla città di Lecce di offrire ai propri cittadini i servizi di un centro polivalente per disabili lievi e quelli di un centro socioriabilitativo per disabili, invece, più gravi”.
 
Le attività da compiere non sono poche: dalla ristrutturazione per l’adeguamento della struttura, al bando per la selezione del concessionario, ai tempi di iscrizione al catalogo dell’offerta, all’avvio delle domande per i buoni di servizio conciliazione, all’abbinamento tra domande delle famiglie e strutture. “
 
"Si tratta di attività tutte ancora da compiere rispetto alle quali vogliamo conoscereconclude la Capone gli impegni effettivi dell’amministrazione comunale e del sindaco, consapevoli che la Regione Puglia non mancherà di assicurare la propria collaborazione e che si tratta di un tema particolarmente sensibile e delicato che coinvolge i diritti umani  dei disabili e delle famiglie”.