Tari gonfiata, ecco come chiedere il rimborso al Comune di Lecce

Secondo una circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze è “corretto computare la quota variabile una sola volta in relazione alla superficie totale dell’utenza domestica”. Ecco tutte le istruzioni per presentare istanza di rimborso per il Comune di Lecce.

«Qualora il contribuente riscontri un errato computo della parte variabile della tassa sui rifiuti effettuato dal Comune o dal soggetto gestore del servizio può chiedere il rimborso del relativo importo in ordine alle annualità a partire dal 2014, anno in cui la Tari è entrata in vigore». Arrivano e hanno la forma ufficiale di una circolare, le istruzioni del Ministero dell’Economia per sciogliere l’ingarbugliata matassa creata dai calcoli sbagliati sul tributo rifiuti.

L’errore riguarda i criteri seguiti in una serie di Comuni, grandi e piccoli, per applicare la «quota variabile» del tributo che va calcolata una sola volta in relazione alla superficie totale dell’utenza domestica e non ripetuta per ogni pertinenza autonoma dal punto di vista catastale, come box e cantine, gonfiando così il conto finale. Via libera alle richieste di rimborso, quindi, per aver pagato più del dovuto.

Come chiedere il rimborso

Le istanze di rimborso dovranno essere proposte entro il termine di cinque anni dal giorno del versamento e dovranno contenere tutti i dati necessari a identificare il contribuente, l’importo versato e quello di cui si chiede il rimborso, nonché i dati identificativi della pertinenza che è stata computata erroneamente nel calcolo della Tari.

I moduli per presentare istanza saranno a disposizione dal 22 novembre sul sito del Comune di Lecce nella news relativa ai rimborsi Tari e nella pagina del Settore Tributi e Fiscalità Locale.

Le istanze potranno essere inoltrate:

  • a mezzo raccomandata all’indirizzo Comune di Lecce- Settore tributi e fiscalità Locale- Via Rubichi, 16- 73100 Lecce;
  • a mezzo posta elettronica ai seguenti indirizzi: [email protected] e [email protected];
  • consegnate direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune sito in Via Rubichi, 16;
  • consegnate direttamente al Settore Tributi e Fiscalità Locale – Piazza Partigiani, 40 – nei giorni di apertura al pubblico: mercoledì e venerdì dalle 09:00 alle 12:00 e martedì dalle 15:30 alle 17:30.

Resta da capire, invece, che cosa abbia scatenato questo caos.

L’intervento del Codacons Lecce

Immediata è giunta in redazione la nota del Codacons che da settimane sta portando avanti questa battaglia: ‘La linea intrapresa dal Codacons Lecce, che già nei giorni scorsi aveva portato all’attenzione dell’opinione pubblica gli errori commessi per anni da svariati enti locali, tra i quali il Comune di Lecce, è stata pienamente sposata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha condiviso i criteri di calcolo della TARI ritenuti corretti dal Codacons Lecce, così legittimando a pieno titolo la via tracciata dal Codacons Lecce. A questo punto, occorre agire immediatamente per ottenere il rimborso di quanto versato in eccesso dal 2014, anno di istituzione della TARI, sino ad oggi.A tal fine è necessario avere a disposizione gli avvisi di pagamento TARI pervenuti e le ricevute dei versamenti effettuati.Il Codacons Lecce ha già predisposto un modulo per la richiesta di rimborso di quanto versato in eccesso ed è a disposizione al fine di tutelare i diritti di tutti i cittadini indebitamente tartassati negli ultimi anni.’



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