Commissione ambiente regionale, l’allarme Radon in primo piano

La questione relativa al gas Radon, altamente nocivo e cancerogeno, è¨ stato l’argomento di cui si è¨ discusso con la III e la V Commissione riunite. In primo piano la proposta di legge che chiede la riduzione all’esposizione al Radom, soprattutto nel Salento

Da un po’ di tempo nel Salento si parla di Radon. Il Radon è un gas molto pesante, pericoloso per la salute umana, soprattutto se inalato. Uno dei principali fattori di rischio del radon è legato al fatto che accumulandosi all'interno di abitazioni diventa una delle principali cause di tumore al polmone. Si stima che sia la causa di morte per oltre 20mila persone nella sola Unione europea ogni anno ed oltre 3mila in Italia. Il territorio salentino, purtroppo, è interessato e non poco da questo triste fenomeno. È di qualche anno fa, per esempio, l’allarme che vede la presenza oltre soglia di gas Radon nelle scuole salentine. In quasi 40 istituti scolastici, infatti, fu riscontrata la presenza di tali particelle gassose oltre norma.  

La situazione continua a destare preoccupazione, tanto da allarmare il mondo della politica locale. Di questo delicatissimo e spinoso argomento, si è parlato questa mattina in sede regionale presso la Sala “Guaccero”, per cercare di porre rimedio ad una situazione complicata. Si sono infatti riunite le commissioni III e V per discutere della proposta di legge per la riduzione delle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas Radon. Questa importante proposta di legge porta la firma dei consiglieri regionali del Pd, Donato Pentassuglia e Fabiano Amati. Quest’ultimo, ha motivato e presentato in questo modo la proposta di legge: “Il gas radon è molto pericoloso per la salute dei cittadini, comportando in particolare gravi malattie all’apparato respiratorio. Certo, in Puglia non si registrano livelli altissimi di concentrazione, ma è necessaria una disciplina regionale finalizzata alla massima precauzione, in particolare negli asili e nelle scuole”.

Per testimoniare e certificare la pericolosità di questo gas, altamente nocivo, è stato chiamato in seduta, il Prof. Giorgio Assennato, direttore generale dell’Arpa Puglia. Dati inconfutabili alla mano, il direttore dell’Associazione Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente, ha relazionato sulla questione Radon nel Salento, correlando il rischio di uno stretto collegamento tra le incidenze tumorali respiratorie, soprattutto nella zona con epicentro Maglie, ma con un raggio di azione ed interesse che sfiora anche Lecce.

In commissione è stato chiesto che la legge in esame tenga conto della sperimentazione eseguita dalla Provincia di Lecce che ha rilevato presenze eccessive del gas radon. Per ora si potrebbe arrivare ad una soluzione rapida del problema, tramite un apposita areazione degli ambienti. Quindi sarebbe importante prevedere nella legge in commissione delle indicazioni costruttive necessarie a migliorare l'aereazione dei locali. Ed inoltre, è stato chiesto di tenere presente che sarebbe opportuno dare indicazioni tecniche anche verso le costruzioni che usano pietre estrattive locali (pietra leccese) che devono prevedere una adeguata aereazione. Il Prof. Assennato ha ribadito che i dati in possesso non evidenziano alcuna criticità particolare, ma non vi è dubbio che il Salento sia inquinato. In definitiva sul Radon si propone di emanare una legge prevedendo che ogni immobile che superi i 300 bq/m3 sia sottoposto ad obbligo di risanamento ambientale.