Degrado a Lecce. ‘I migranti diano una mano per pulire strade e giardini’

Prendendo spunto da altre realtà, non ultima il Comune di Bari, Paola Povero ha proposto come soluzione di far lavorare i migranti per ripulire strade e giardini: ‘Chissà se la nostra amministrazione sia almeno in grado di copiare quel che c’è di buono in giro’.

A volte l’accoglienza diventa riconoscenza. È accaduto a Reggio Calabria dove alcuni migranti ospiti di una vecchia scuola abbandonata nel rione Archi, alla periferia della città recentemente ristrutturata, si sono rimboccati le maniche e ‘armati’ di scope e sacchetti della spazzatura, hanno ripulito strade e parchi. «È stato il modo che hanno scelto per dimostrare gratitudine alla città» ha dichiarato il primo cittadino, Giuseppe Falcomatà in un’intervista rilasciata al giornale ‘La Repubblica’.
 
A Bari, il Sindaco Antonio Decaro ha lanciato una proposta simile, non nuova considerando le esperienze positive di alcuni comuni del Nord, ma vantaggiosa per tutti per i richiedenti asilo che durante il periodo di permanenza nel centro di accoglienza, potranno rendersi utili  occupandosi della pulizia delle piazze o nella manutenzione dei giardini sotto forma di volontariato, e per i cittadini che, ultimamente, hanno manifestato una certa ‘intolleranza’.
 
Nel capoluogo regionale sono circa 1300 i migranti presenti tra i prefabbricati del Cara, per lo più uomini costretti a girare tutto il giorno per la città senza meta. Molti di loro si riuniscono in piazza Umberto: è proprio da lì, la pizza simbolo dell'immigrazione, che il Comune potrebbe partire nel programma di integrazione territoriale e di inclusione sociale.
 
Perché non potrebbe essere così anche a Lecce? A proporre questa soluzione, prendendo spunto proprio dal comune di Bari  è il Presidente dell’assemblea del Partito Democratico di Lecce, Paola Povero cogliendo l’occasione nell’ennesima denuncia di degrado in cui versa il capoluogo barocco. «Se le periferie vertono in una condizione indecorosa, per una città che è una delle mete turistiche più importanti d’Italia – si legge nel comunicato stampa giunto in redazione –  nemmeno il centro se la passa meglio, in particolare il quartiere San Lazzaro sul quale da troppo tempo si sono spenti i riflettori».
 
«Troppo spesso – continua la Povero – sono i proprietari di attività commerciali e gli stessi residenti ad occuparsi personalmente dell’area vicino alle loro proprietà. Nonostante paghino regolarmente le tasse è inammissibile vedere situazioni di degrado con l’erba alta che spunta fuori dalle intercapedini dei marciapiedi e le strade che dopo il primo acquazzone sono ridotte a groviera».
Piazzetta Congedo è l’esempio più lampante. Che fine ha fatto il progetto di riqualificazione della zona, che oggi è solo un piccolo parcheggio, per lo più a pagamento?

Ecco dunque l’idea di coinvolgere i migranti «È di fondamentale importanza che nei prossimi giorni venga costituito un tavolo di discussione, al quale sarebbe utile che partecipassero anche i rappresentati dei cittadini. Una soluzione arriva però dal Comune di Bari, in cui il Sindaco De Caro ha proposto che i migranti diano una mano, su base volontaria, nella pulizia delle piazze o nella manutenzione dei giardini. Affinché ciò si realizzi sarà importante avviare un dialogo con Questore, Prefetto e le associazioni che da sempre si occupano sempre dell’accoglienza  degli immigrati che arrivano sulle nostre coste per avviare un progetto, che in città come Udine e Novara è stato già avviato. Chissà se la nostra amministrazione sia almeno in grado di copiare quel che c’è di buono in giro».



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